Nel corso delle audizioni della III commissione, in Regione Puglia, si è parlato anche del servizio 118. Giovanni Gorgoni, direttore generale del Dipartimento Salute, su richiesta di Donato Pentassuglia, si è espresso rispetto all’assetto della rete di emergenza urgenza nel periodo estivo, e su richiesta di Ignazio Zullo, sui disservizi registrati.

“I dati confermano – dice Gorgoni – che nel periodo estivo aumentano gli interventi su strada e gli accessi al Pronto soccorso, mentre la curva dei ricoveri cala”. Sulla base di questo le ASL hanno messo a punto nella loro autonomia e d’intesa con i sindacati i piani  per l’emergenza estiva prevedendo gli accorpamenti e le integrazioni necessarie, tenendo conto delle caratteristiche dei territori, della rete e dei possibilità occupazionali.

Gorgoni ha citato anche uno degli ultimi indici inseriti dall’Istituto Sant’Anna di Pisa sui tempi d’intervento del 118: la Puglia si colloca, con una media di poco più di 18 minuti, in una posizione mediana tra le regioni italiane. La ASL BR è quella che fa registrare la migliore performance in Puglia con un tempo di 14,10 minuti. Il direttore generale ha aggiunto, in riferimento alla annosa e più volte dibattuta questione delle associazioni di volontariato che svolgono il servizio di ambulanza non sempre con la dovuta trasparenza, che un’eventuale internalizzazione presenterebbe un costo maggiore rispetto a quello attuale. “Si tratterebbe – ha aggiunto – di una scelta di carattere strategico e non economico”.

Infine si è parlato del nuovo assetto della rete di emergenza urgenza ridisegnata in linea con il piano di riordino ospedaliero, secondo i parametri fissati dal D.M. 70/2015, che sono al vaglio del Ministero della Salute. Sono previsti 5 DEA  (Dipartimenti di emergenza urgenza) di I livello (uno in meno rispetto all’assetto attuale), 15 DEA di II livello e 13 Pronto Soccorso di base. Dovranno andare a regime entro la fine del 2017.