La Croce Rossa Italiana è sempre più nel caos. Abbiamo già constatato come nella sede di Barivecchia i dipendenti passano le loro giornate girandosi i pollici, e venendo pagati con i soldi pubblici. Oltre al fatto che il mancato rinnovo del servizio di pulizia ha lasciato gli stessi dipendenti in una vera e propria latrina.

E adesso si respira anche una sensazione di impunità di cui i dirigenti si vantano. I fatti sono descritti nelle ventidue cartelle dell’atto giudiziario con le quali i legali di Santa Fizzarotti, già presidente della Croce Rossa pugliese, contestano e impugnano la proclamazione del risultato elettorale che ha visto trionfare quale nuova presidente dello stesso Comitato della Puglia la crocerossina Ilaria Decimo.

Naturalmente l’atto che è giunto in nostro possesso è unilaterale, parla per una sola campana, ma lo spaccato di questa Cri che ne emerge fa rabbrividire. Il problema segnalato dalla professoressa Fizzarotti riguarda l’incompatibilità di Ilaria Decimo, La crocerossina, sia in qualità di Ispettrice regionale delle Crocerossine Pugliesi che di Presidente del Comitato di Lecce della Cri, non avrebbe potuto presentare la propria candidatura, così come stabilito dall’ultimo regolamento elettorale tuttora in vigore. Per di più al momento della presentazione della candidatura avrebbe dichiarato il falso omettendo queste situazioni di incompatibilità.

Contestata la presentazione della candidatura nei termini, la Decimo avrebbe reagito con una memoria difensiva poco convincente che avrebbe avuto l’unico scopo di innescare un conflitto di competenze e di opinioni tra l’ufficio elettorale presso il Comitato nazionale di Cri e quello presso il Comitato Regionale della Puglia.

Nelle more, quasi immediatamente, la Decimo avrebbe presentato le proprie dimissioni sbagliando i destinatari e pasticciando con i numeri di protocollo. Dimissioni così poco convinte che secondo i difensori della professoressa Fizzarotti, l’ex (ormai) ispettrice delle Crocerossine pugliesi ancora firmerebbe atti in qualità di Presidente della Cri di Lecce e come tale si comporterebbe.

Intanto la richiesta giudiziale è quella di un provvedimento cautelare di sospensione dell’efficacia della proclamazione degli eletti, in pendenza di una causa ordinaria che potrebbe essere evitata con l’annullamento dell’elezione della Decimo, la restituzione nella carica ambita della Fizzarotti e tante scuse.

Qualora non si giungesse a tale risultato i legali della professoressa introdurrebbero un giudizio ordinario che, scavando nel merito, potrebbe portare alla luce altre irregolarità, atte a documentare le ambiguità da noi sempre segnalate. L’effetto di questa contestazione è di proporzioni devastanti. Infatti se dovesse essere accolta, la mancata elezione di Ilaria Decimo trascinerebbe i suoi vizi anche dentro l’urna che ha visto solitario vincitore della carica di Presidente Nazionale l’avvocato Francesco Rocca. Invalidata la nomina di Ilaria Decimo adesso anche il voto di Rocca sarà inficiato dalla stessa invalidità? Nessuna risposta per ora dal fortino di via Toscana ma il tema è caldissimo e molto importante.