Se confermata, la notizia sarebbe clamorosa. Il direttore generale dell’Amtab Francesco Lucibello, a quanto sembra, non avrebbe firmato il rinnovo del tanto contestato e discusso contratto che lo lega alla municipalizzata del trasporto pubblico locale. L’inaspettata decisione sarebbe scaturita in seguito alle modifiche intervenute al contratto stesso: una cospicua riduzione dello stipendio e un ridimensionamento dei benefit previsti.

La “trattativa” starebbe andando avanti da giorni. La riduzione inizialmente proposta da Palazzo di Città ammonterebbe a 60mila euro, diminuzione che avrebbe portato la busta paga del direttore generale, sempre fortemente difeso dal sindaco Antonio Decaro, a 90mila euro, non proprio spiccioli. Su questo punto le parti avrebbero trovato l’accordo, lasciando il mondo come sta e dandola di fatto vinta a Lucibello. Sui benefit, per il momento, ancora nulla di fatto, da qui, la situazione di stallo attuale, con l’Amtab per certi versi paralizzata, viste tutte le deleghe nelle mani del direttore generale.

Come abbiamo scritto più volte, per le casse disastrate dell’Amtab, 150mila euro (pagati finora a metà con la Stp), la casa a Bari, i buoni pasto e la sontuosa Bmw per andare avanti e indietro dalla sua Calabria, sono secondo noi davvero un controsenso, specie per colui che ha messo mano alla tasca dei dipendenti, spingendo fino alla rottura delle relazioni sindacali, e in considerazione delle condizioni pietose in cui versa l’azienda, con gli autobus che continuano a rompersi. Lucibello, ricordiamo, ci ha impiegato oltre un anno per accorgersi che lo sbandierato, miracoloso, piano di rilancio dell’azienda non era attuabile.