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Il comunicato targato USB è durissimo. Non ci sono scritti i nomi, ma le resposabilità dello sfascio delle Ferrovie Appulo Lucane in Basilicata sono facilmente individuabili. La firma della missiva appesa in bacheca e datata 10 dicembre è quella della coordinatrice regionale del sindscato, Rosalba Guglielmi. I destinatari sono i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello della Funzione Pubblica, il presidente e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Basilicata, il presidente e i consiglieri del Cda FAL, i lavoratori, gli organi politici e di stampa. Da tempo cerchiamo di fare chiarezza su quanto succede all’interno delle Ferrovie che collegano Bari a Potenza, anche su gomma. E proprio quest’ultimo aspetto è quello su cui viene puntato principalmente il dito. A scatenare le ire del sindacato e dei lavoratori è la gara per l’aggiudicazione delle autolinee, gara alla quale le FAL pare non abbia alcuna intenzione di partecipare per riprendersi il servizio gestito finora, pur avendo tutte le carte in regola per vincere l’appalto. Il comunicato, che riproponiamo integralmente, solleva diverse perplessità generali sull’attuale gestione aziendale, sulla complicità dei sindacati, toccando in larga parte i temi della nostra inchiesta giornalistica di questi ultimi mesi.

IL COMUNICATO DELL’USB

Nelle ultime settimane stanno accadendo fatti molto importanti e gravi nelle Fal di Basilicata. Grande preoccupazione e smarrimento si è diffuso tra i lavoratori, di contro la cupola di dirigenti FAL si è rinchiusa nella roccaforte barese e attende, tanto il limone lo hanno spremuto bene e delle FAL di Basilicata non gli interessa affatto, ormai è quasi un vuoto a perdere. Ora anche le OO.SS. aziendali, dopo anni di sodalizio amicale con i vertici FAL cercheranno di spiegare ai lavoratori perché siamo arrivati a questo punto critico.

Già da qualche anno il sindacato USB ha rotto il silenzio ed il comodo buonismo sulla questione FAL di Basilicata, si è rivolto ai lavoratori, alla classe politica regionale tutta, agli organi di stampa, agli enti istituzionali; le nostre critiche argomentate e le nostre preoccupazioni sincere e fondate per la stabilità del posto di lavoro e per la sopravvivenza delle FAL in Basilicata sono state intese come atti di provocazione e di negaziosimo estremista e preconcetto. Tanto, fino ad ora mamma Regione erogava generosamente i fondi (vedi vicenda del costo chilometrico per i servizi automobilistici FAL).

FAL Bari gestiva con il benevolo consenso dei sindacati aziendali, lo stipendio mensile era comunque sicuro, dov’era il problema? Ma era chiaro che questa situazione non potesse durare indefinitivamente. Purtroppo le FAL, la Basilicata ed il Paese Italia non stanno nel giardino dell’eden, era evidente che in un certo momento il meccanismo si dovesse inceppare. Perciò, a dispetto delle fanfare e delle trionfali prediche del sig. presidente e direttore generale delle FAL, è bastato che la Regione Basilicata mettesse il naso sulla lista della spesa, poi esasperata, abbia messo a gara i servizi automobilistici di FAL in regione, per mandare in crisi questo sistema surreale ed ora sussiste il rischio di far saltare le FAL in Basilicata e di perdere decine di posti di lavoro.

Il problema è molto grave e da molteplici aspetti, del resto la gara è stata bandita in sistuazione di Leggi che non sono modificabili almeno nell’immediato. È necessario, invece, che il management delle FAL si dia da fare da subito e che partecipi anch’essa alla gara, invece sembra che non abbia alcun interesse a farlo nonostante le FAL sotto l’aspetto della logistica e delle infrastrutture presenti sul territorio possano vantare maggiori punti rispetto a ogni altro competitor. Indubbiamente sui costi di gestione delle FAL pesano enormemente le voci dell’apparato degli oligarchi baresi, le molteplici ed esagerate consulenze, le quattro direzioni, il personale “antiesodato” che già da anni poteva essere messo in quiescienza, gli addetti stampa.

Questioni fondamentali che soltanto questo sindacato USB ha posto all’attenzione dei lavoratori e delle forze politiche e sindacali, ma per riscontro ha registrato soltanto un desolante silenzio. Però ora gli illuminati e ben retribuiti managers delle FAL ci vengono a spiegare che le FAL non sono competitive sul mercato libero perciò è inutile partecipare alla gara “per l’affidamento dei servizi automobilistici sostitutivi ed integrativi dei servizi ferroviari di interesse regionale ai sensi del DLgs. VO422/97”, è più opportuno ritirarsi nelle fertili pianure della Puglia abbandonando, dopo averla munta, questa desolata Basilicata, povera di utenza e ricca di problemi che i suddetti illuminati hanno contribuito quantomeno ad aggravare.

Nel bando di gara alla pagina 1 dell’allegato 2 “elenco personale servizi automobilistici Potenza” leggiamo infine che il personale diretto conta n.107 unità e che il personale addetto ai servizi generali conta n.26 unità, quest’ultimo comprenderebbe quasi tutto il personale degli uffici della ex D.E. di Basilicata, con sede a Potenza. È legittimo chiedersi: secondo quale criterio è stato determinato questo numero? Nell’elenco sono inserite anche figure apicali quali direttori, dirigenti, quadri sia dei servizi generali sia del servizio automobilistico? Come mai la Regione Basilicata ha recepito detti conti in maniera acritica, inserendo nel bando di gara dati forse errati forniti dalle FAL, in quanto è ben noto che detto personale da anni opera anche per il servizio ferroviario? Perché non sono state informate le OO.SS.?

Condanniamo questo comodo disimpegno da parte di FAL. Quale azienda a capitale interamente pubblico FAL non possiede la facoltà di decidere autonomamente di abbandonare servizi, territori, maestranze, professionalità in un settore di pubblica utilità quale il trasporto locale, per il capriccio e la supponenza di qualche capo, del resto, di nomina ministeriale. Riteniamo che detta materia esuli dalle competenze dello stesso presidente e direttore generale delle FAL e del Cda FAL, ma competa direttamente al Ministero, al Governo e alla Regione. Si chiede perciò l’intervento urgente dei competenti organismi di governo sulla necessità che FAL partecipi alla gara, pena della decadenza dello stesso Cda attualmente in carica.