Durante le feste, si sa, pranzi e cene assomigliano più a maratone che a semplici pasti. Ci si siede a tavola quando l’orologio segna mezzogiorno e ci si alza quando il sole è ormai andato via. I più temerari concedono il bis dopo un breve intervallo caratterizzato solitamente da un caffè, da un amaro, comunque da un digestivo. Si risiedono a tavola con il telegiornale della sera e si alzano dopo l’edizione della notte.

Il capitolo “effetti collaterali” è molto ricco. Il primo della lista, soprattutto quando l’abbuffata è a base di pesce crudo, è caratterizzato dagli inevitabili problemi intestinali: si passa dalla tavola al bagno in men che non si dica. Il secondo è quello della bilancia, dove a passare velocemente sono i numeri delle taglie. Il terzo, forse il più comune dopo le grandi mangiate, è quello del sonno: pennichelle continue, ovunque ci si trovi. E quando sei un autobus, ad esempio, è facile che ti capiti per strada.

È il caso della vettura Amtab numero 7022, uscita in strada questo pomeriggio, dopo una mangiata memorabile, con il numero 11. Tutto bene, fino a quando l’effetto collaterale del sonno non ha fatto capolino in via Glomerelli. Non c’è stato nulla da fare, vettura coricata su un lato e buonanotte ai suonatori (di clacson), all’autobus e pure ai passeggeri. Cara 7022, la prossima volta ti conviene mangiare di meno.