«E’ dal 15 Agosto che stiamo lavorando a questo progetto: le idee c’erano tutte, ma i fondi sono stati difficili da trovare», raccontano Roberto e Mauro, dopo l’esibizione. Lo scopo del progetto è quello di smuovere Bari e il suo pubblico e far conoscere gruppi di nuova formazione, che spesso rimangono nell’ombra.

«Bari manca di una cultura del nuovo – ha spiegato Davide Fumai, tastierista negli “Iniqua” e negli “Ayde” – In Grecia i locali sono pieni di gruppi che suonavano dal vivo, la gente va lì e ascolta. Poi, se il gruppo gli è piaciuto si compra il cd, qui non succede».

A Bari, in effetti, mancano spazi dedicati alla musica, i gestori dei locali non investono su chi propone pezzi inediti, ma puntano sempre sulle cover band che sono più sicure, più conosciute, e garantiscono gli incassi. «E’ artisticamente avvilente vedere che vengano privilegiate solo perché hanno un nome che attira, un nome già famoso» ha dichiarato Francesco Piro, bassista degli “Iniqua”.

Più volte, anche durante l’esibizione, i gruppi hanno ribadito l’importanza che riveste per loro comporre musica e di quanto si siano stufati di quei gruppi che ripropongono canzoni già note. «A noi piace scrivere musica nostra, musica nuova: il brano deve essere una creazione del musicista», sottolinea Roberto.

Proprio per questo, a Gennaio parte il “Bari Underground School Music Contest”, una sana competizione tra gruppi che mira a stimolare la creatività di ciascuno. Il primo requisito fondamentale per iscriversi al contest è quello di proporre almeno un brano inedito, il secondo è che almeno un componente della band sia un liceale.

«La musica non è un mondo facile dove i buoni vincono sempre – ha commentato Roberto – perché la scommessa, come quella che dovrebbe essere fatta sulle band emergenti, non fa parte del business, non conviene. Non bisogna pensare, però, che vada tutto storto: c’è ancora gente disposta ad investire su di noi, come nel caso di Vito Napolitano, proprietario di “Garage Sound”, che permetterà la registrazione gratuita di una demo di alta qualità al vincitore del contest di Underground Barese».

La scelta del termine “Underground” non è casuale. Il “sottosuolo” musicale, ciò che viene da sotto, ovvero le band emergenti, in Italia sono messe da parte. C’è una contrapposizione tra alto e basso che va abbattuta. In particolare qui a Bari, i locali chiedono più di quanto una band appena formata si può permettere e così viene impedito il rigenerarsi della rete musicale, che rimane statica.

Il prossimo giovedì 27 Ottobre suoneranno, sempre al Nord Wind a partire dalle ore 21: “Smashing Sound”, “I volti di Elena”, “Sblain”, “Bloody Stikz”, “Black Joey”, “Telegraph” e “Fifth Avenue”. Per il contest, invece, è possibile iscriversi entro il 1 Dicembre sulla pagina fb dedicata.

Valeria Dammicco