Il pasticciotto è uno dei simboli della Puglia, tra i più amati dai palati di grandi e piccini. Non a caso si tratta di un dolce entrato nella lista nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali stilata dal Ministero dell’Agricoltura. Questo cofanetto di pasta frolla ripieno nella sua versione classica di crema pasticcera e amarena o nelle sue ricette più moderne di crema al cioccolato, fa impazzire tutto il mondo e viene artigianalmente realizzato in tantissimi laboratori dolciari oltreoceano. A dar lustro a questo gioiellino dell’arte pasticcera salentina arriva il “Pasticciotto Day“, un evento golosissimo, nato nel 2020, che si terrà il primo giugno non solo a Lecce, ma in contemporanea in tutte le pasticcerie aderenti all’iniziativa in Francia, Spagna e anche in Brasile.

Tra le novità di quest’anno c’è il concorso fotografico “Pasticciotto Day photo contest” per fotografi professionisti e amatoriali. Si potrà partecipare inviando fotografie fino al 23 maggio. Le 20 opere più votate sui social saranno esposte nella mostra dal 31 maggio al 1 giugno in Galleria Mazzini. I vincitori saranno decretati da una giuria di esperti e poi premiati durante l’inaugurazione del “Pasticciotto Day”.

Come si svolgerà “Expo pasticciotto day”

Fino alle ore 18 sarà possibile assaggiare questo tipico dolce al prezzo speciale di 90 centesimi nelle attività aderenti, mentre dalle ore 19 alle 23 si potrà degustare migliaia di pasticciotti, venduti a 1,50 euro, preparati dai pastry chef di Confartigianato in Piazza Mazzini, in occasione di “Expo pasticciotto day“. Qui verranno organizzate anche attività, degustazioni e un laboratorio didattico di pasticceria a cielo aperto.

Oltre ai pasticciotti saranno allestiti banchetti con le altre specialità dolciarie del Salento.  Anche quest’anno l’intero ricavato degli acquisti del dolce sarà devoluto alla Fondazione “Umberto Veronesi”, a sostegno della ricerca scientifica d’eccellenza.

“Pasticciotto day consente di approfondire le tematiche legate alla lavorazione artigianale delle materie prime, alla trasformazione delle stesse sino all’ottenimento del prodotto finale – ha spiegato l’organizzatore, Carmine Notaro – alla promozione del territorio attraverso le sue peculiarità dolciarie”.