Nell’ambito della stagione teatrale 2022/23 organizzata dal Comune di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, da domani, giovedì 23, a domenica 26 febbraio, sul palco del Teatro Piccinni arriva “Chi ha paura di Virginia Woolf”, il capolavoro di Edward Albee, per la regia di Antonio Latella, con Vinicio Marchioni e Sonia Bergamasco, che per la sua interpretazione ha vinto il Premio Ubu 2022 come Miglior Attrice/Performer (sipario: giovedì alle ore19.30, venerdì e sabato alle 21 e domenica alle 18).

In occasione di questo spettacolo è previsto anche un nuovo incontro di “Dentro la scena”, le lezioni di teatro al Piccinni: sabato 25 febbraio, alle ore 11, gli attori della compagnia Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni e Paola Giannini, converseranno con Eleonora Macchia, ricercatrice dell’Università degli Studi di Bari e aggiunto all’Abo Akademi University in Finlandia, sullo spettacolo “Chi ha paura di Virginia Woolf” in un incontro dal titolo “Mi fido di te. Il femminile dell’arte e nella scienza” moderato da Giancarlo Visitilli.

Chi ha paura di Virginia Woolf? – nella nuova traduzione di Monica Capuani – racconta la storia di due coniugi di mezza età, Martha e George, che hanno invitato a casa Nick, giovane collega di lui, e la moglie Honey. Mentre il tasso alcolico della serata sale sempre più, Martha e George si abbandonano a un crescente gioco al massacro, fino a far fuggire i loro ospiti.

“Non posso non partire dal titolo per affrontare questo testo che ancora una volta mi riporta all’America e alla drammaturgia americana – spiega Latella -. Una canzoncina che la nostra protagonista dissemina per tutto il testo, che riprende la melodia per bambini, e non solo, “Who’s Afraid of the big bad Wolf?” ovvero: “Chi ha paura del lupo cattivo?”. La paura del lupo, quel lupo che fin da piccoli è fuori dalla porta pronto a sbranarci, pronto a punirci nel momento in cui non stiamo nelle regole che la società ci impone. Eppure, non posso credere che questa scelta, in un autore attento come Edward Albee, sia solo un vezzo intellettualistico. (…) Virginia Woolf è un’autrice che crea un nuovo modo di narrare, un nuovo linguaggio. Una vera visionaria, una combattente instancabile per l’emancipazione femminile”.