Dopo il successo di “Azul”, prosegue la stagione teatrale organizzata dal Comune di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Da giovedì 19 a domenica 22 gennaio Arturo Cirillo porterà sul palco del Teatro Piccinni, in esclusiva regionale, “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand.

Ancora una volta tante le iniziative che fanno da cornice allo spettacolo. Il 21 gennaio alle ore 11.00 secondo appuntamento con “Dentro la scena – Lezioni di teatro al Piccinni”, un ciclo di incontri il sabato mattina al Teatro Piccinni rivolti a studenti, insegnanti e agli spettatori più curiosi. Attori e registi dello spettacolo dialogheranno con esperti, docenti, giornalisti, per analizzare insieme ogni aspetto della messa in scena. L’incontro, a cura a cura di Cooperativa i bambini di Truffaut, si intitola “Diverso da chi?” e vedrà Vladimir Luxuria e Arturo Cirillo dialogare con Giancarlo Visitilli sullo spettacolo “Cyrano De Bergerac”. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria:  http://bit.ly/3ZFI0hC

Domenica 22 gennaio alle 17.30,  in contemporanea con la replica dello spettacolo delle ore 18.00, per l’iniziativa “Portami Con Te”, si terrà il laboratorio “Chi sono i malfatti?” a cura di Spine Bookstore e Antonia D’Amore. La partecipazione è riservata a bambine e bambini dai 5 anni in su il cui genitore ha acquistato il biglietto dello spettacolo in programma. Il laboratorio sarà attivato su prenotazione (minimo 10 – massimo 20 partecipanti). Prenotazione entro il mercoledì precedente lo spettacolo all’indirizzo [email protected].

Nell’ambito del più ampio progetto di formazione del pubblico “Laboratori Teatrali Urbani”, i partecipanti a “I percorsi della prosa”, il laboratorio teatrale ideato da Dante Marmone e condotto da Tiziana Schiavarelli,  assisteranno alla prima dello spettacolo, il 19 gennaio. Il progetto nasce allo scopo di coinvolgere attivamente gli abitanti di alcune zone periferiche della città con la ferma convinzione che la cultura sia una pratica adatta a tutti. In questo caso le attività si svolgeranno fino al 7 marzo all’Accademia del Cinema Ragazzi del Quartiere San Pio e si rivolgono proprio ai giovani della zona.

Andare con il ricordo ad un musical da me visto da ragazzino a Napoli, nell’ancora esistente Teatro Politeama, è stato il primo moto di questo nostro nuovo spettacolo. Il musical in questione era il “Cyrano” tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata ad un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore è per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena. Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical (con le musiche di Domenico Modugno) ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano di Bergerac, accentuandone più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato.