Musica oltreconfine, spiritualità, primitivismo tribale, impressioni 70’s e afrofuturismo.  “Afrocosmico – Club culture e controcultura” è il progetto ideato da Nicola Conte, produttore, musicista e autore, al via sabato 17 dicembre (start ore 22.00) al Mat laboratorio urbano di Terlizzi.  Un progetto che si rivolge a un pubblico che fonde generazioni diverse.

Sulla scia delle sperimentazioni musicali che da sempre animano il suo percorso artistico, Nicola Conte assieme a Cloud Danko immagina un nuovo viaggio nei suoni afro inspired e club oriented, solo vinile. E sabato, a Terlizzi, la scena sarà tutta per Claas Brieler, dj e producer berlinese tra i fondatori dei Jazzanova, il gruppo tedesco più innovativo degli anni Zero, nell’ambito del nu jazz.

Attingendo ad una vasta gamma di ispirazioni che vanno dallo Spiritual Afro Jazz, Afro Funk, alla Tribal House e Detroit House, passando per l’Afrobeat & Uplifting Soul Disco, sabato sera si viaggerà nello spazio e nel tempo dando vita a una esibizione pervasa da una vera atmosfera dancefloor, alla ricerca del suono umanistico del vinile capace di restituire musica per le menti libere.

Sono cresciuto in un periodo in cui l’idea di cultura alternativa era fondamentale, c’era la spinta dinamica a provare delle cose nuove, perché non ci sentivamo parte di un sistema – ricorda Nicola Conte – Oggi non si percepisce questo contrasto perché l’altro è stato così sommerso dalla paura di essere diverso che tutto sembra uguale. E questo ha portato anche all’abbassamento del livello di attenzione e di sperimentazione”.

Sono felice ed onorato – dice Cloud Danko – di essere parte integrante di Afrocosmico che rappresenta un nuovo volto del Fez, movimento che ha fatto la storia musicale della città di Bari e non solo. L’obiettivo più importante per me è la crescita culturale e musicale. Con Nicola Conte abbiamo, già da anni, intrapreso questo percorso. Ora abbiamo deciso di riportare il tutto nel club per dare la possibilità, anche ad un pubblico più giovane, di poter conoscere e danzare su sonorità che sono molto apprezzate nei club di tutto il mondo, ma ancora poco proposte qui da noi”.

Negli anni Novanta il Fez di Nicola Conte era un collettivo e un club in grado di tener testa a quelli londinesi con una programmazione musicale d’avanguardia. Fez come fucina di artisti e factory di sviluppo per nuove idee.