Continua il nuovo tour nei club d’Italia di PIER CORTESE per la presentazione dell’album “COME SIAMO ARRIVATI FIN QUI”. Unica data in Puglia al momento è a Manfredonia (FG) il 25 novembre al Club27.

Dopo aver firmato le musiche originali del film “Come le tartarughe”, opera prima di Monica Dugo selezionata dalla Biennale College Cinema, il concorso internazionale della Biennale di Venezia, e presentata durante le giornate della 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, all’interno del Programma Cinema 2022, il cantautore, musicista e produttore romano torna in concerto per presentare al pubblico i brani del nuovo lavoro discografico. Il disco è uscito a novembre 2021 per l’etichetta FioriRari.

Artista poliedrico e versatile, Pier Cortese in venti anni di carriera ha attraversato la scena musicale contemporanea in molti modi: dalla partecipazione al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte nel 2007 con il brano “Non ho tempo”, alla composizione di colonne sonore, fino alla prolifica attività di autore e produttore artistico che lo ha portato a collaborare con personaggi del calibro di Fabrizio Moro, Marco Mengoni, Simone Cristicchi, Mondo Marcio e molti altri.

Tra le firme più recenti e importanti, quella di co-produttore dell’ultimo disco di Niccolò Fabi, “Tradizione e Tradimento”, che Pier Cortese ha anche accompagnato come membro della sua band durante l’ultimo tour.

“Come siamo arrivati fin qui”, anticipato dai primi singoli e videoclip estratti “Tu non mi manchi”, “È per te”, “Te lo ricordi” e dalla title track, segna il ritorno del cantautore, che manca dal 2009 con un disco di inediti, ed esprime fin dal titolo la complessità e la consapevolezza del cammino artistico e di vita che lo ha ispirato e reso possibile. Il risultato sono 10 tracce incastonate per entrare in un percorso emotivo profondo, a tratti psichedelico, ma anche vulnerabile e riflessivo, senza compromessi e in maniera lucida e consapevole.

Un lavoro in cui Pier Cortese non ha mai abbandonato l’intensità, la cura e soprattutto l’urgenza di raccontare e di “ricercare” nuovi territori, senza mai rinunciare alla sua natura cantautorale e attingendo con grande libertà a una vasta gamma di generi e culture senza limiti e regole.