Torna al suo antico splendore il Beat Onto Jazz Festival e torna nella sua primigenia sede, la splendida piazza Cattedrale. Confermate, quindi, le quattro serate tutte con doppio set e, ancora una volta, l’assoluta gratuità dell’evento. Circostanza che rende il festival bitontino una delle rarità del panorama musicale italiano. Come sempre, la direzione artistica di Emanuele Dimundo concede ampio spazio anche alle realtà pugliesi, in combine con le star del firmamento jazzistico internazionale, come John Patitucci e Gregory Privat e l’assoluta novità per la Puglia della pianista sudafricana Lee Gold. La rising star del firmamento jazzistico nazionale è rappresentata da Sade Mangiaracina, che presenterà l’ultima sua produzione discografica dedicata a Nelson Mandela. La Puglia è ben rappresentata da Gianna Montecalvo e Nico Marziliano, così anche dall’interessante progetto Afrodiaspora di Cesare Pastanella e dal groove sostenuto dei Loose Waves di Michele Errico. A questi si affianca il ben noto gruppo vocale Mezzotono, che rappresentano la Puglia in tutto il mondo.

Arriva il ventunesimo genetliaco di uno dei festival più attesi in Puglia: il Beat Onto Jazz Festival, sempre con l’attenta e arguta direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente organizzatore del festival. L’evento è come di consueto e realizzato con il cofinanziamento del Comune di Bitonto e il sostegno di sponsor privati tra cui i main sponsor Ellegidue Conserva Trasporti.

Il festival si avvale del supporto promozionale di JazzitaliaBitonto Primo PianoComma 3Da Bitonto, BitontoTV, Bitontolive, Bitonto Viva, Radio 00;

Dal 2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola Stilo,  Mike Stern, Bob Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana Foschi e Cinzia Villari, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca, Danilo Rea, P-Funking Band, Steve Kirby, Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo, David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet, Luca Aquino, Michel Pastre, Benny Golson, Vito Di Modugno, Fabio Morgera, Giuseppe Bassi, Paul Wertico, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Martin Taylor, Magnus Oström, John Parricelli, Eric Marienthal, Dominique Di Piazza, Sarah MckKenzie, Lars Danielsson, Leszek Mozdzer, Rossana Casale, Peter Erskine, Diane Schuur, Marque Lowenthal, Filippo Cosentino, Carmen Souza, Yellowjackets, Pedrito Martinez, Daniela Spalletta, Fabio Zeppetella, Stan Sulzman, Vincent Peirani, Joyce Elaine Yuille, Kurt Rosenwinkel, Rita Marcotulli, Luciano Biondini, Horacio El negro Hernandez, John Helliwell, Tullio De Piscopo, Dado Moroni, solo per citarne alcuni.

Quest’anno ci sarà un’anteprima: la presentazione del libro di Alceste Ayroldi, oramai storico collaboratore dell’associazione InJazz e presentatore del festival, dal titolo La legislazione dello spettacolo e il diritto d’autore delle opere musicali (edito da Arcana). L’incontro con l’Autore e il direttore artistico del festival Avv. Emanuele Dimundo.

Come aprire una casa discografica? Come viene regolato il diritto d’autore su internet? Fresco di pubblicazione con la casa editrice Arcana, il libro La legislazione dello spettacolo e il diritto d’autore nelle opere musicali è una guida completa e puntuale per il musicista e gli addetti ai lavori, che fa il punto sulle professioni nel mondo dello spettacolo e sul diritto d’autore nelle opere musicali.

Alceste Ayroldi, critico musicale, saggista e docente di music business e legislazione presso il Master del Saint Louis College di Roma e la University of the West of Scotland (Italy Campus), Berliner Hochschule für Technik (università statale di Berlino). Nella sua carriera ha intervistato centinaia di artisti di fama internazionale – come Pat Metheny, George Benson, Lady Gaga, Brian Ferry, Mark King, Marcus Miller, David Bowie, Billy Cobham, Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Danilo Rea, Richard Galliano, Dhafer Youssef, Dave Murray, Carl Palmer, Lars Danielsson, Kurt Elling, Cindy Blackman Santana, Rick Wakeman, Brad Mehldau, Trilok Gurtu, Sarah Jane Morris, Ringo Starr, John McLaughlin, Nick Mason, John Abercrombie, Diane Schuur, Grazia di Michele, Tosca, Marisa Monte.

Dall’1 agosto La scena si sposta, come di consueto, in piazza Cattedrale. Come sempre, la direzione artistica di Emanuele Dimundo concede ampio spazio anche alle realtà pugliesi, in combine con le star del firmamento jazzistico internazionale. E così E proprio lunedì 1 agosto l’esordio ufficiale della ventunesima edizione del Beat Onto Jazz Festival spetta all’interessante ensemble Afrodiaspora ordito da Cesare Pastanella. E’ un viaggio di andata e ritorno, un percorso policromo dalle molteplici sfaccettature, che racconta in musica il tragitto degli schiavi africani deportati in America nei secoli passati come forza lavoro, ed il ritorno al continente di origine sotto forma di cultura afroamericana. Non sono molti i musicisti che hanno preso a cuore, con serietà e filologica ricostruzione, il tema della diaspora. Pastanella è un grande ricercatore, è un musicista sempre attento alle sonorità e alla loro provenienza etnica: ma non rimane esclusivamente affascinato, perché scava e cerca le radici e fa suo quel linguaggio, impadronendosi anche dell’idioma musicale. Il percussionista pugliese presenterà sul palco del Beat Onto Jazz il lavoro discografico che sintetizza questa filosofia: The Round Trip (edito da Alfa Music). Con il percussionista pugliese sul palco ci sarà la suadente e policroma voce di Rosanna D’Ecclesiis, le perfette tessiture melodiche della chitarra di Nando Di Modugno e il passo deciso e sicuro del contrabbasso di Francesco Cinquepalmi.

Il secondo set (inizio ore 22) vedrà impegnato un trio riconosciuto dalla critica musicale e dal pubblico tra i più interessanti della scena musicale internazionale: Sade Mangiaracina Trio. Madiba è il nuovo progetto di Sade Mangiaracina alla guida di un trio composto da Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria e – sul disco omonimo – con Ziad Trabelsi all’oud quale special guest.

Il nuovo lavoro della pianista siciliana è rivolto ad un simbolo della lotta per dei diritti umani: Nelson Mandela. Madiba è infatti un racconto in musica del grande attivista attraverso le principali vicende della sua vita: il coraggio, la determinazione, la lucidità, gli amori, la prigionia e la forza del perdono. Madiba è infatti un racconto in musica del grande attivista attraverso le principali vicende della sua vita: il coraggio, la determinazione, la lucidità, gli amori, la prigionia e la forza del perdono.

La musica di Sade fa ovviamente risaltare le origini mediterranee della leader sempre filtrate attraverso la lente della musica improvvisata e un interplay di una confermata sorprendente maturità.

Con Sade Mangiaracina sul palco Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria.

Martedì 2 agosto (ore 21) l’overture è affidata all’esordio pugliese di Lee Gold con gli MMT. Da Cape Town, Sud Africa e si è recentemente trasferita nel Regno Unito. Suona il piano da quando aveva 8 anni e dopo molti anni passati a pagare i suoi debiti musicali, è sbocciata in una bravissima cantante e pianista di talento professionale. Ha lavorato con alcuni dei migliori musicisti del Sud Africa, tra cui Judith Sephuma, Loyiso Bala, Arno Carstens, Zolani Maholo, Ard Matthews e Mi Casa. La voce di Lee può essere ascoltata anche in una delle campagne pubblicitarie Lux Soap e in una delle numerose nuove pubblicità per smartphone Nokia. Ad accompagnarla una terna di eccellenti musicisti: Luca Boscagin (chitarra), dal 2009 risiede a Londra dove ha suonato e registrato con Jim Mullen, Omar, Alex Garnett e Brandon Allen ed entra come session man nei leggendari studi di Abbey Road e alla Real World di Peter Gabriel per il produttore Hans-Martin Buf, collaboratore per dieci anni di Prince.  Al basso Marco Marzola, che ha collaborato e collabora con Ed Cherry, Steve Turre, Sherman Irby, Akua Dixon, Darrell Green, Dion Parson, tra gli altri. La batteria è affidata a Mike Horne, uno dei batteristi professionisti più richiesti e rispettati sudafricani, per tour dal vivo e registrazioni in studio, e si è recentemente trasferito a Londra.

Si annuncia travolgente il secondo set (ore 22) che vedrà in campo un trio di rising stars internazionali, quello capitanato dal pianista della Martinica Gregory Privat.

A settembre 2013, la pubblicazione dell’album Tales of Cyparis, ispirato alla storia di Louis-Auguste Cyparis, unico prigioniero a sopravvivere all’eruzione del Mountain Pelée nel 1902 poi entrato a far parte del Barnum Circus. Il progetto, ben accolto dalla critica, ha portato Grégory Privat a essere considerato uno dei più promettenti musicisti della nuova scena jazz. Status poi confermato dall’uscita, a gennaio 2015, del suo terzo album Luminescence in duo con Sonny Troupé, percussionista e partner fedele, grande maestro della musica Gwoka. L’album è stato nominato nel 2015 al Victoires du Jazz nella categoria “Rivelazione dell’anno, Frank-Ténot prize”. Nel 2015, Grégory entra a far parte del quartetto Liberetto del bassista svedese Lars Danielsson, che lo esorta a firmare con l’etichetta ACT: l’album Family Tree con il suo primo trio composto da Tilo Bertholo alla batteria e Linley Marthe al basso, viene pubblicato da questa prestigiosa etichetta a ottobre 2016. Tre anni dopo, alla ricercar di libertà e indipendenza artistica, Grégory crea la sua propria label Buddham Jazz, con la quale produce e registra l’album Soley nel 2020.

Con Privat sul palco i suoi fidati Chris Jennings al contrabbasso e Tilo Bertholo alla batteria.

Mercoledì 3 agosto il primo set sarà appannaggio del rutilante combo pugliese Loose Waves di Michele Errico. Con il chitarrista troviamo Leo Gadaleta al violino e pianoforte, Beppe Sequestro al basso elettrico e Felix Di Turi alla batteria. già a vedere l’assetto del gruppo, si capisce che l’effetto sarà sorprendente. Nel nome del gruppo c’è tutta l’essenza. Il termine Loose richiama alle origini, ovvero alla fusione di generi e di stili che spaziano dal jazz al rock. Waves, perché questa formazione nasce con l’intento di allargare le onde sonore l’orizzonte musicale dei musicisti che ne fanno parte, portando quindi ad una loro evoluzione tecnica ed espressiva.

Il secondo set (ore 22) vedrà in scena uno tra i migliori bassisti di tutti i tempi: John Patitucci. Con il bassista troviamo il chitarrista Yotam Silberstein e il batterista Rogério Boccato. Il trio ha da poco rilasciato un album inedito: Irmão De Fé, nove brani dalle sonorità e dai ritmi brasiliani, in cui Patitucci, Silberstein e Boccato si fondono in un equilibrio musicale tra interpretazione e improvvisazione. L’album contiene canzoni come “Desvairada” , dove il contrabbasso di Patitucci e la chitarra di Silberstein si destreggia magistralmente in un vivace 6/8, mentre “Nilopolitano” ruota abilmente tra i 16 boppish della melodia e le jam funky del trio. Una delle performance tecnicamente più impressionanti dell’album è il brano “Olha Maria” .

John Patitucci , vincitore di due Grammy Awards e oltre quindici nomination, ha legato il suo nome ai più grandi artisti del panorama della musica jazz; solo per citarne alcuni Chick Corea, Wayne Shorter, Pat Metheny, Stan Getz, Herbie Hancock, Freddie Hubbard e molti altri.

Giovedì 4 agosto cala il sipario sulla ventunesima edizione del Beat Onto Jazz Festival. E la giornata di chiusura è anche un’ulteriore vetrina per le eccellenze pugliesi del jazz.

Il primo set vede in campo una formazione che unisce  vecchie e nuove generazioni del jazz pugliese con  un repertorio che percorre  gli stili del jazz utilizzando  la voce  sia come elemento  narrante  che  come wordless singing strumento tra gli strumenti. Classico e moderno, tradizione ed innovazione. Da una parte la saggezza, l’esperienza e la immarcescibile bravura di Gianna Montecalvo (voce) e Nico Marziliano (pianoforte), che fa il paio con l’inossidabile tecnica ed eleganza di Giuseppe Berlen (batteria); dall’altra Giampaolo Laurentaci, contrabbassista salentino di pregio, che ha già maturato una considerevole esperienza anche all’estero, e la giovane promessa del flauto Aldo Di Caterino.

Il secondo set avrà come protagonista una piccola orchestra senza strumenti: i Mezzotono, un gruppo vocale pugliese che mescola perfettamente humor e musica a cappella. Portano in giro per il mondo dal 2003 uno spettacolo musicale in una chiave diversa e molto originale. Non solo i teatri italiani ma alcuni dei più grandi teatri di quasi 60 paesi e 5 continenti hanno ospitato la musica dei Mezzotono facendolo diventare il gruppo vocale al mondo con più nazioni visitate.

L’ensemble vocale è formato da alcune delle più belle voci della scena musicale italiana: Daniela Desideri (soprano), Tania Pugliese (mezzosoprano), Fabio Lepore (tenore), Marco Di Nunno (baritono), Andrea Maurelli (basso).

Tutti i concerti saranno introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia, editor Musica Jazz web).

Tutti gli eventi sono gratuiti.

Info: www.beatontojazz.comwww.facebook.com/beatontojazz.