Prende il via l’attesa stagione teatrale della Città di Foggia a cura del Comune di Foggia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Ben 19 i titoli scelti che da questo venerdì, fino a maggio, faranno compagnia al pubblico che sta tornando a vivere il suo teatro Giordano. 

Si parte dunque venerdì 26 e sabato 27 novembre con Paolo Fresu e Ugo Dighero in esclusiva regionale con Tango Macondo (segue scheda completa) liberamente ispirato all’opera “Il Venditore di Metafore” di Salvatore Niffoi (ed. Giunti) con musiche originali di Paolo Fresu, che accompagna lo spettatore in un viaggio tra parole e suoni, tango e musica popolare, scrittura e tradizione orale.

Lunedì 13 e martedì 14 dicembre Ambra Angiolini e Arianna Scommegna con Il Nodo (segue scheda completa) di Johnna Adams per la regia di Serena Sinigaglia sostituiscono lo spettacolo Manola con Nancy Brilli e Chiara Noschese previsto per il 15 e 16 dicembre. Il Nodo è uno spettacolo intenso che affronta il tema del bullismo dando voce a un confronto senza veli sulle ragioni che lo generano attraverso una madre è un’insegnante che si interrogano portando tutti a riflettere sulle responsabilità educative di genitori e istituzioni nei confronti dei ragazzi vittime di bullismo o carnefici. 

SCHEDE SPETTACOLI
Venerdì 26 e sabato 27 novembre/ esclusiva regionale / PROSA
Teatro Stabile di Bolzano, Paolo Fresu, Ugo Dighero
TANGO MACONDO, Il venditore di metafore liberamente ispirato all’opera “Il venditore di metafore” di Salvatore Niffoi, ed. Giunti, musiche originali Paolo Fresu, con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo, Paolo Li Volsi, con Paolo Fresu (tromba, flicorno), Daniele di Bonaventura (bandoneon), Pierpaolo Vacca (organetto), con DEOS Danse Ensemble Opera Studio – Genova, Luca Alberti, Alice Pan, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria, scene Marcello Chiarenza, coreografie Giovanni Di Cicco, disegno luci Aldo Mantovani, costumi Francesca Marsella, drammaturgia e regia GIORGIO GALLIONE.

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza. 

Lunedì 13 e martedì 14 dicembre
Società per Attori e Goldenart Production
Ambra Angiolini, Arianna Scommegna
I
L NODO di JOHNNA ADAMS,  traduzione di Vincenzo Manna e Edward Fortes, scene Maria Spazzi, costumi Erika Carretta, light designer Roberta Faiolo, musiche Mauro Di Maggio e Federica Luna Vincenti, aiuto regia Gabriele Scotti, regia SERENA SINIGAGLIA

Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima media. È tesa, ha la testa altrove, è in attesa di una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore… forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza… Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa. Il Nodo è ambientato in una classe di prima media della scuola pubblica di Lake Forest, piccolo centro abitato nei dintorni di Chicago. Ma attenzione: il “dove” non è importante, importante è il “quando” e soprattutto il “perché”. Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici?