Integrazione interreligiosa e percorsi di deradicalizzazione. È questo l’obiettivo del progetto Primed discusso durante la conferenza tenuta venerdì presso la sala Consiglio del Rettorato in Ateneo tra Università di Bari, Lum Jean Monnet di Casamassima e l’università del Piemonte Orientale

Alla conferenza sono intervenuti, per l’Università di Bari, il rettore Antonio Felice Uricchio, Roberto Voza, Direttore Dipartimento di Giurisprudenza, Nicola Colaianni e  Laura Sabrina Martucci, Responsabili scientifici del Progetto. Per la LUM Jean Monnet, Francesco Alicino, Ordinario di Diritto Pubblico delle religioni e referente del Progetto, mentre per l’Università del Piemonte Orientale, Roberta Ricucci, Rappresentante Coordinatore Università Capofila del Progetto.

Il fenomeno dell’immigrazione e la minaccia del terrorismo hanno incrementato la domanda di sicurezza che, nei momenti di maggiore tensione e paura collettiva, è elevata a obiettivo prioritario per lo Stato e i relativi organi pubblici. Motivo per cui questa domanda conduce a interventi statali eccezionali, che spesso finiscono per ridurre gli spazi di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali: pilastri normativi su cui, com’è noto, si fonda e si regge un ordinamento costituzionale, democratico e di diritto.

Appare indispensabile che lo Stato dia risposte alla minaccia del terrorismo e della radicalizzazione di cittadini in opzioni politiche ammantate di vesti religiose e culturali.

Le Università Aldo Moro di Bari e la LUM Jean Monnet di Casamassima sono tra gli Atenei ammessi al finanziamento del Progetto per la “Costituzione di reti universitarie italiane in attuazione di accordi di cooperazione tra le università italiane e quelle di stati aderenti all’organizzazione della cooperazione islamica” insieme ad altre università italiane (Università Piemonte Orientale, Roma Tre, Milano Bicocca, Link University, Università di Ferrara, Università degli Studi dell’Insubria Varese-Como, Università Cattolica Sacro Cuore, Università degli Studi di Padova).

In tale ottica opereranno i due Atenei del barese, prevedendo lo svolgimento, nell’ambito del Progetto nazionale, di corsi congiunti e di Alta formazione sulla mediazione interculturale, nonché sulla prevenzione e deradicalizzazione dei fenomeni terroristici di ispirazione religiosa.

L’iniziativa sarà svolta in collaborazione con ben dieci tra le più prestigiose università di Paesi aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica (OCI) da tempo impegnate in queste tematiche: University of Cairo; Université Mohammed v De Rabat; Université de Tunis-Carthage ; Université International De Rabat; Université de Mellal; Université Hassan II de Casabalanca; Université Saint-Joseph de Beirut; Université d’Abeche Université Alegerie; Université Abdou Moumouni De Niamey.