“Questo premio rappresenta un valore aggiunto per l’offerta formativa promossa dall’Istituto, ma ha anche un’importante ricaduta sulla rete professionale grazie ad un sistema di collaborazione internazionale tra le diverse aziende”. Dalle parole di Giuseppe Verni, Dirigente dell’Istituto Consoli-Pinto di Castellana, non emerge alcun dubbio sulla eco positiva del trofeo internazionale Una vita in cucina, giunto alla seconda edizione.

La squadra di giovani chef provenienti dalla Svezia si è aggiudicata la vittoria. Anche quest’anno ad animare il trofeo è stato il desiderio di rileggere in chiave contemporanea le ricette di Angelo Consoli, fondatore del primo istituto alberghiero del Mezzogiorno.

I rappresentati di Pakistan, Turchia, Serbia, Algeria, Tunisia, Svezia e Irlanda si sono impegnati nelle rielaborazioni di due ricette ideate dal cavaliere, dalla cucina e alla pasticceria. Tra le tante proposte, un’interessante sperimentazione è stata quella dei giovani chef della serbi: la nota agrodolce della particolare salsa di peperoni aggiunta al tradizionale Tournedos rossini, deliziosi medaglioni di filetto serviti con foie gras, ha fatto la differenza.

Duello a colpi di mestoli e sac a poche per ogni squadra, due allievi e un team coach, protagonista di un viaggio umano e culinario tra paesi e cucine diverse. L’occasione per partecipare ad un’esperienza formativa unica, per rubare ai rivali segreti e tecniche da riproporre in chiave personale.

Un investimento culturale e professionale, oltre che umano, come sostengono all’unisono tutti i Dirigenti presenti. “L’ingrediente principale di questo lavoro è la passione che deve essere sempre rostenuta dalla ricerca della perfezione, un’arte che si impara solo con l’esperienza”.