Impresa e cultura per lo sviluppo, il titolo dell’incontro svoltosi ieri a Polignano a mare nell’ambito della XVII edizione del “Libro possibile”. Il giornalista Ferruccio De Bortoli e l’amministratore delegato della Pirelli Marco Tronchetti Provera, hanno dibattuto sul tema investimenti, ricerca e innovazione per il Sud.

Migliorare la capacità di aggregazione, sul modello della filiera nella meccanica, creare una formazione che valorizzi i talenti e le eccellenze del made in Italy, sono sicuramente valide strategie di intervento per far crescere innovazione e impresa nel nostro paese.

La paura che le nuove tecnologie sostituiscano l’uomo creando disoccupazione è infondata. L’innovazione tecnologica crea più posti di lavoro di quelli che distrugge. L’importante è creare professionalità in grado di raccogliere e affrontare la sfida dei tempi, puntando sul cosiddetto valore aggiunto, su prodotti più ricercati e non coincide con la produzione di massa o la mera preparazione tecnica. Le piccole imprese devono imparare a “fare sistema”.

All’emergenza educativa che sta vivendo il Sud, a causa dell’esiguo numero di laureati si può far fronte attraverso la valorizzazione del lavoro manuale, del prodotto artigianale, frutto della straordinaria creatività italiana. Trasmettere ai figli la capacità di creare dei padri, imparando un mestiere e proseguendo una tradizione familiare è sicuramente una valida strategia.

La scuola deve creare nuove occasioni di sviluppo e crescita professionale, esser viva, puntare più sul saper fare, sulle competenze e capacità per creare nuovi mestieri. È fondamentale, inoltre, valorizzare e sostenere le startup create dai giovani per evitare fughe all’estero, disimpegno e demotivazione.

Deve farsi dunque strada “la cultura del rischio”, del continuare a provare, garantendo nuove possibilità anche a chi fallisce al primo tentativo.