Dare un risalto nazionale ed internazionale alla storia dell’arte pugliese, per troppo tempo relegata a fenomeno di portata provinciale. E’ l’ambizioso scopo che si propone la mostra “Artemisia e i pittori del Conte”, l’esposizione che inaugura sabato 14 aprile nella doppia sede del Castello Normanno e della Chiesa di San Giuseppe a Conversano. Sessanta dipinti ad olio che rievocheranno le collezioni della corte di Giangirolamo II e di sua moglie Isabella Filomarino, committenti che non fecero mancare nelle loro raccolte d’arte tele di Artemisia Gentileschi, Caracciolo, Finoglio, Stanzione e dei più ambiti caravaggeschi del tempo.

Saranno questi ed altri i nomi presenti nella galleria di corte che i Conti Acquaviva d’Aragona costituirono nel Castello a metà ‘600, e che in parte torna ad essere riallestita sulla base di un documento dell’Archivio Storico di Napoli. “La cultura ha portato a Conversano importanti risultati con mostre di altissimo livello- ha introdotto Vincenzo Teofilo, Direttore delle Politiche Culturali- questa non è una mostra pacchetto preconfezionata, ma appositamente costruita per la città. Sono stati studiati i luoghi dove le opere erano custodite, e si sono avviati rapporti internazionali per poterle ricevere.”

La mostra è infatti il risultato di una serie di collaborazioni intrecciate con grandi istituzioni museali europee, come il Prado di Madrid da dove proviene il Trionfo di Bacco di Finoglio, che dopo 400 anni torna nella sua collocazione originaria. Altra importante partnership è quella stretta con il Museo della Cattedrale di Malta che ha prestato l’opera Fortitudine Pares, esposta per la prima volta in Italia. “Uno dei figli del Conte era Cavaliere dell’Ordine di Malta e abbiamo ritenuto interessante aprire una collaborazione con l’isola di Malta, scegliendo quest’opera che ritrae la lotta tra Cupido e la Morte. -specifica la curatrice Viviana Farina- Il dipinto è stato restaurato per l’occasione dalla studiosa Roberta Lapucci, che durante l’operazione di pulitura ha ipotizzato possa trattarsi di un Caravaggio, anche se per ora la paternità risulta ancora incerta.”

Una mostra dall’alto valore scientifico, costruita intorno a diversi spunti di ricerca, che può risultare una scoperta doppiamente interessante per il pubblico locale. Se da un lato sottolinea l’importanza delle fonti, dall’altro contribuisce a ricostruire l’importante ruolo che la Puglia ebbe nel ‘600 quando, attraverso i rapporti con Napoli che era la capitale culturale del momento, ospitò i pittori più riconosciuti della corrente caravaggesca.

Dal 14 aprile al 30 settembre
Castello Normanno di Conversano
Chiesa di San Giuseppe

ORARI
Tutti i giorni: 09.00- 13.00/ 16.00- 20:00
Chiuso il lunedì non festivo

BIGLIETTO D’INGRESSO
Intero 12 euro
Ridotto 10 euro

INFO
080. 4959510
www.artemisiaconversano.it