Gli alunni dell’I.C. Montello – Santomauro di Bari, il 23 aprile, in occasione della giornata Mondiale del Libro e del Diritto D’Autore, istituita dall’Unesco e nell’ambito del Progetto scolastico Biblioteca, saranno protagonisti di un lavoro che li vedrà impegnati in ricerche di poesie, brani d’autore e lettura creativa a scuola.

L’Istituto non è nuovo a iniziative di questo genere poiché lo scorso 21 marzo, alcune classi, hanno partecipato a un altro importante evento patrocinato Unesco: la Giornata Mondiale della Poesia, con l’obiettivo di incrementare il dialogo interculturale e linguistico attraverso le rime. Una poesia ricercata o creata dai bambini che diventa strumento di comunicazione e pace.

I novelli “poeteppisti” o i “teppisti della poesia”, così come li chiama il sostenitore dell’arte urbana dei bambini, Enrico Galiano, autore della webserie CoseDaProfScuolaZoo, hanno occupato diverse zone della città, senza invaderle, imbrattarle o rovinarle. Il risultato è stato coloratissimo, vivace, allegro ma soprattutto significativo. I versi dei bambini, vere e proprie perle di saggezza, hanno, infatti, stupito e invitato tutti a una riflessione.

«Erroneamente la poesia è creduta simbolo di mollezza e forma di linguaggio obsoleto e anacronistico – dice la Dirigente dell’I.C. professoressa Anna Lia Minoia – perché poco avrebbe a che fare con il mondo tecnologico in cui viviamo. Un mondo dove la robotica e l’ultimo smartphone della serie la fanno da padroni. Ma la poesia è sempre dietro l’angolo: quando diamo soprannomi ai compagni, quando sorridiamo tutte le volte in cui la nonna ci ripete una filastrocca, quando cerchiamo di gestire ed esternare emozioni».

«Basta saperla cercare e riconoscere – continua -. Per questo dobbiamo tentare di predisporre l’anima dei nostri bambini a saperla usare e amare. In tal senso, un grande riferimento per gli alunni sono state le docenti Elena Ceglie e Angela Luisi, che li hanno sapientemente guidati. A loro va il mio grazie».

Per concludere la dirigente ha voluto dedicare le parole del mitico Professor John Keating, tratte da L’attimo Fuggente di Peter Weir : Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita… ».