La legalità e il rispetto della legge sono i temi dominanti delle cronache di questi giorni. La sfida che oggi impegna le Istituzioni e i suoi rappresentanti è quella di educare la società a perseguire il bene comune e a contrastare, allo stesso tempo, la diffusa tendenza a violare o eludere la legge per i propri interessi.

I cristiani sanno di essere motivati da una legge superiore per raggiungere questi ed altri importanti obiettivi, mentre vivono la loro fede individualmente ed insieme agli altri.
“Non smettiamo di adempiere la legge del Cristo” è dunque il tema dell’assemblea dei Testimoni di Geova, che si sono riuniti oggi, sabato 7 Ottobre, nella Sala delle Assemblee in via Ganga di Lupo, contrada Patierno, a Bitonto.

L’importanza della legge del Cristo, dei suoi principi, e degli insegnamenti per i suoi seguaci, la sua superiorità rispetto alle leggi umane, nonché la necessità che venga applicata scrupolosamente nella vita personale e nella testimonianza pubblica della propria fede, analizzate alla luce di riferimenti alla Bibbia nel programma ricco di discorsi, dimostrazioni ed interviste. Questo il perno dell’assemblea.

“Può non essere semplice comprendere in che modo adempiere una legge che è stata citata da Gesù Cristo duemila anni fa – ha commentato Massimo de Bonfils, addetto stampa del Testimoni di Geova – il mondo di oggi si trova però a dover combattere con delle leggi che vengono imposte da vari governi e necessariamente i governi stessi devono costringere i cittadini, perseguitandolo oppure incarcerandoli o prevedendo delle pene e delle sanzioni, per costringerli a fare ciò che è giusto”.

“Il cristianesimo – ha aggiunto – da duemila anni cerca invece di migliorare la persona dall’interno, spingendola a desiderare di fare ciò che è giusto”. Il paradosso sta nella semplicità della principale regola da seguire per vivere tutti in una società migliore: “Amiamoci gli uni gli altri come ci ha amati Gesù”.