Mercatini natalizi, piatti tipici e ovviamente il grande falò: come ogni anno si rinnova il rito della fanoje a Capurso, la più antica festa del paese che si celebra il giorno della vigilia dell’Immacolata.

Una festa in cui si mescolano significati sacri ed aspetti profani: leggenda vuole che i falò dovevano servire alla Madonna per asciugare i panni di Gesù Bambino ma anche per scacciare dal paese gli spiriti del male.

Le piazze e i vicoli del centro storico sono stati animati da musica, mercatini natalizi, stand enogastronomici ma anche da giocolieri e rievocazioni storiche con figuranti in costume. Per i più piccoli anche il caratteristico villaggio di Babbo Natale.

Ovviamente l’evento più atteso della serata, sia dagli adulti che dai bambini, è stata l’accensione del grande falò in piazza Gramsci, nel cuore del borgo antico.

Quest’anno, approfittando del lungo ponte, la festa durerà più giorni: dal 7 fino all’11. Tanti poi gli eventi collaterali e i concorsi a premio fino al 6 gennaio.