Non solo una semplice sagra, ma un’occasione per valorizzare tradizioni e prodotti agroalimentari creando aggregazione e sviluppando turismo, da qui la definizione di “sagra di qualità” come opportunità per il territorio. Se n’è parlato nel convegno che ha aperto la due giorni della dodicesima edizione della Sagra del Fungo Cardoncello a Ruvo di Puglia.

Nella sala conferenze di Palazzo Caputi si sono confrontati sull’importanza per il territorio e l’economia locale il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco e diversi esponenti dell’Unpli, l’Unione delle Proloco d’Italia, come il presidente uscente Claudio Nardocci e il neoeletto Antonio La Spina. Presente anche il presidente della pro loco di Ruvo Antonio Lauciello.

La sagra non è un contenitore qualunque, ma uno strumento importante attraverso il quale persone e luoghi si identificano in un prodotto tipico della tradizione e soprattutto grazie al quale si mette in moto una macchina che fa bene all’imprenditoria, ai produttori, al turismo, alla fama e riconoscibilità di una comunità.

“Il nostro obiettivo – ci ha detto Antonio La Spina – è riuscire a fare identificare un prodotto con il proprio luogo di provenienza, per far si che si possa avere un sviluppo che possa far diventare il luogo il punto di identificazione anche dal punto di vista enogastronomico, alimentare e culturale”.

L’Unpli sta puntando proprio alla creazione del marchio a carattere nazionale “sagra di qualità”, con un rigido disciplinare che valorizzi i territori e promuova la tradizione gastronomica locale: “Siamo presenti in 6200 località – ha commentato ancora La Spina – abbiamo una grande responsabilità. Il marchio valorizzerà le sagre tipiche che hanno determinate connotazioni. L’Unesco ci ha riconosciuti come promotori del patrimonio immateriale”.

Una sagra di qualità, dunque, mette insieme un fitto programma di eventi, denso di elementi che caratterizzano il territorio, come è stato in occasione della Sagra del Fungo cardoncello a Ruvo, che molto probabilmente potrà fregiarsi del marchio: “Tanta musica popolare in giro per strade, e poi la piazza del gusto e delle tipicità, le pietanze preparate dai giovani dell’istituto alberghiero – ha evidenziato Antonio Lauciello – si tratta di un vero e proprio un volano di crescita”.