La sensibilizzazione alla prevenzione del carcinoma mammario è un fatto dovuto. Una donna deve trovare un’ora all’anno per occuparsi di se stessa e della propria famiglia. Il cancro alla mammella si può affrontare e sconfiggere e le istituzioni e la sanità pubblica possono e devono fare molto, ma bisogna assolutamente sburocratizzare degli apparati che si auto alimentino e non danno la possibilità concreta di operare sul territorio“.

È il pensiero di Vincenzo Lattanzio, presidente del comitato pugliese Susan G. Komen, alla presentazione della decima edizione della Race for the Cure, che si terrà a Bari, i prossimi 20, 21 e 22 maggio.

La manifestazione di tre giorni ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà, culminerà domenica con la tradizionale corsa di 5 chilometri e la passeggiata di 2 chilometri. La caratteristica principale dell’evento è la presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare un atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta e un cappellino rosa.

Per noi il successo è anche quello di una rivoluzione culturale – ha commentato Angela Maria Guerrieri, del comitato Susan G. komen Puglia – La sensibilizzazione e l’informazione hanno attechito su tante donne che magari non avevano neanche voglia di uscire allo scoperto“.