Sabato 23 aprile alle 19.30 presso la Cattedrale “Santa Maria Assunta” di Polignano a Mare, dopo la Santa Messa, si terrà il concerto “Preghiera e Musica” in memoria di Davide D’Accolti. Accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, diretta dal maestro Giovanni Pelliccia, si esibiranno i soprani Cristina Fanelli e Maria Chiara Scarale.

«Vorrei poter parlare di mio figlio – dice Gianni D’Accolti, il papà di Davide, 23enne di Conversano che nella notte del 20 febbraio scorso è morto in un “frontale” con un’auto che procedeva contromano sulla Statale 16 –. Mi piacerebbe raccontare di lui. I ricordi sono tanti e indelebili e nella mia mente si susseguono come in un film a colori. Perché Davide era questo: luce, colori e gioia di vivere. E poi, quella sua passione per la musica… Noi, come genitori, lo abbiamo sempre seguito e accompagnato in tutte le sue passioni. Appagati solo dalla sua stessa felicità. Mi piacerebbe riuscire a parlare ancora di lui per dire che ci manca da morire. Per dire chi era e cosa è stata la sua vita di figlio modello per noi. E soprattutto cosa può rappresentare per altri giovani».

«Vorrei ringraziare don Gaetano – continua il papà di Davide -, parroco della Chiesa Matrice di Polignano che insieme al maestro Paolo Messa hanno organizzato questo concerto in sua memoria. In quella Chiesa il ricordo di Davide mentre suona l’organo è qualcosa di struggente, e quasi mi toglie il respiro. Un’ultima parola, senza alcuna polemica: vorrei chiedere giustizia per il nostro Davide. Come riconoscimento di quei valori in cui mio figlio ha sempre creduto. Per le relazioni che ha saputo creare attorno a sé con intelligenza e serietà. Per la capacità di aver saputo condividere le ragioni della sua esistenza con le persone che, come lui, credono nella bellezza del proprio dovere, impegno e serena allegria. E noi faremo di tutto perché i suoi desideri non restino solo sogni. Ora, però, vi chiedo scusa. Scusa e comprensione, ma proprio non riesco  più a dir nulla e soprattutto a gestire le mie emozioni».