Dopo aver calcato le scene di oltre venti teatri pugliesi, “Novecento”, spettacolo diretto ed interpretato da Raffaele Braia, approderà a Bitonto, presso il teatro comunale “Tommaso Traetta” il prossimo venerdì 1 aprile con apertura del sipario alle ore 21.00. Trasposizione teatrale di una delle più emozionanti e straordinarie storie raccontate dalla penna di Alessandro Baricco, lo spettacolo si inserisce nella Stagione Off del “Traetta” finalizzata a dar spazio a giovani realtà pugliesi.

“Novecento” è, infatti, il secondo spettacolo, prodotto nel 2007, realizzato da Skèné Produzioni Teatrali, compagnia professionista pugliese fondata nel 2006 ed attiva da anni nella sperimentazione di un nuovo teatro di parola sotto la direzione artistica dello stesso Raffaele Braia. Quest’ultimo, diplomatosi come attore presso la Scuola di Recitazione Internazionale di Teatro “Auroville”, si laurea, poi, nel 2004 in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo (DAMS) perfezionandosi, inoltre, con un master per attori presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “S. D’amico”. Insignito di vari riconoscimenti, tra cui il primo posto, nel 2006, nella classifica di gradimento al concorso “Babele solo” al Teatro Duse di Bari vanta tra i suoi maestri importanti personalità del panorama teatrale internazionale come il regista lituano Eimuntas Nekrosius. Numerose le collaborazioni che legano Skèné a realtà del territorio tra cui la compagnia Teatroscalo di Modugno, l’Associazione Culturale Viagra(n), per l’organizzazione del MURGIA FILM FESTIVAL, il Teatro Pubblico Pugliese, il Comune di Gravina di Puglia e la sezione provinciale di Bari dell’UNICEF. Frutto del rapporto con gli ultimi tre è stata la produzione di “Rosso e Malcavato”, tratto dalla notissima novella “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga. Lo spettacolo, diretto da Raffaele Braia, fu presentato, a marzo 2011 alla BIENNALE DI VENEZIA – Carnevale dei Ragazzi e, nel 2015 nell’ambito del noto Festival per ragazzi “MAGGIO ALL’INFANZIA”.

Con “Novecento”, Braia mette in scena quel monologo che Baricco scrisse nel 1994 affinchè fosse interpretato da Eugenio Allegri per la regia di Gabriele Vacis e grazie ai quali debuttò come spettacolo al festival di Asti in quello stesso anno. Una storia che solo quattro anni dopo affascinò il genio creativo di Giuseppe Tornatore a tal punto che egli ne fece un capolavoro della cinema italiano con il celebre film “La leggenda del pianista sull’oceano”.  Quelle stesse atmosfere che hanno emozionato gli amanti del grande schermo rivivranno sul palcoscenico bitontino in virtù dell’interpretazione che Braia ne fece nel 2007 e che riproporrà al pubblico il 1° aprile. La storia di quel bambino cresciuto sul transatlantico Virginian e divenuto uno straordinario pianista è ripercorsa grazie alle musiche del grande maestro Ennio Morricone che fanno da sfondo all’interpretazione di Raffaele Braia. Un coinvolgente e profondo ricordo che trascinerà il pubblico nelle atmosfere jazz del periodo fra le due guerre, gli incredibili anni ’20, attraverso un dialogo tra musica e parole, scambio continuo e contaminazione fra i linguaggi dell’arte teatrale. A rievocare gli ambienti di quella nave che fu protagonista delle vicende di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, l’eccezionale e surreale pianista che mai toccò la terraferma, sarà la scenografia di Alessandro Loglisci inseme al disegno luci di Roberto Colabufo ed al progetto audio di Salvatore Digennaro.

“l fascino di Novecento è nell’energia e nella forza, proprie dello scritto di Alessandro Baricco. Novecento ti cattura una volta e per sempre. Solo se riesci a sentire profondamente un testo puoi sperare che arrivi allo spettatore producendo emozione”. Con queste parole Raffaele Braia definisce lo spettacolo da lui messo in scena rivelando quelle doti poetiche ed allo stesso tempo acrobatiche che l’hanno reso noto al pubblico.