È stata presentata a Bari, nel Portico dei Pellegrini, l’iniziativa “Le origini del dono”, una mostra itinerante che sarà possibile visitare fino al 12 gennaio in quattro chiese di Castellana Grotte: Santuario di Santa Maria della Vetrana, Chiesa Matrice, Chiesa di Santa Maria del Caroseno e parrocchia “Il  Salvatore”. Quaranta riproduzioni grafiche che tracciano l’itinerario del dono dai Saturnalia della Roma antica ai giorni nostri.

Il comune denominatore che dalla figura storica di San Nicola porta sino a Santa Claus è il dono, emerge nel corso della conferenza di presentazione. La figura del vescovo di Myra resta centrale per comprendere la fortuna che Santa Claus continua ad avere in tutto il mondo. San Nicola regala delle monete d’oro a delle fanciulle per permettere loro un matrimonio dignitoso, Santa Claus porta regali ai bambini. Con il 6 dicembre, la festa di San Nicola, ha inizio il periodo delle festività natalizie. Ma come collegare la figura di San Nicola all’iconografia consumistica di Babbo Natale?

“Ho cambiato idea negli ultimi anni – risponde candidamente il più autorevole studioso di San Nicola, padre Gerardo Cioffari – prima ero molto più rigido, ma il consumo significa anche posti di lavoro. Il punto è che chi si arricchisce deve dare agli altri. San Nicola rappresenta un elemento di riequilibrio del welfare. San Nicola è entrato nel tessuto della civiltà europea proprio per  il senso del dono. Da Oxford a Cambridge, a Parigi, ad Amsterdam per non parlare della Russia o degli Stati Uniti. Chiese di San Nicola esistono in pratica dappertutto. E il culto di San Nicola non si è fermato neanche quando Lutero nel 1536 impose al mondo protestante i festeggiamenti per Gesù Bambino al posto di quelli per il Santo di Myra”.

“C’è tutto il nostro appoggio della Basilica di San Nicola a Castellana Grotte – ha sottolineato padre Ciro nel suo intervento in conferenza stampa – un progetto rivolto al bene e alla sensibilizzazione delle masse”. “Con questa iniziativa – afferma Mara Mancini –  la nostra associazione che raccoglie ben 90 soci fra imprenditori, commercianti e artigiani, ha voluto dare un segnale all’intera comunità di Castellana Grotte. Il bene comune al di là del profitto del singolo e lo abbiamo fatto legando San Nicola a un percorso storico e artistico, che come è stato detto, è al  centro di questa mostra itinerante”. Mostra curata dal regista Antonio Minelli che in un percorso cronologico e logico, sulla base dei testi di padre Gerardo Cioffari ha elaborato e riprodotto immagini legate al percorso del dono dalle feste della Roma pre-cristiana al culto di Santa Claus diffuso fino nel lontano Giappone. Alla conferenza hanno partecipato anche il presidente della associazione Castellana Conviene, Giampiero Galiano, don Leonardo, parroco della chiesa madre e don Davide della chiesa del Caroseno.