Sabato 3 gennaio alle 10.30 allo Stadio della Vittoria gli ATIPICI incontreranno gli atleti delle selezioni pugliesi di rugby, per giocare una partita di beneficenza e raccogliere contributi per finanziare le attività del progetto sociale di riabilitazione UNITI ALLA META.

Sarà un’occasione di festa e di condivisione con il pubblico, con l’immancabile terzo tempo!

La squadra degli ATIPICI nasce nel 2014 dal progetto UNITI ALLA META con lo scopo di promuovere il rugby integrato come strumento di cambiamento sociale, finalizzato allo sviluppo e al potenziamento delle capacità di resilienza di fronte agli ostacoli e alle difficoltà in ogni situazione della vita.

UNITI ALLA META è un innovativo progetto di psichiatria sociale, che utilizza il rugby integrato come strumento riabilitativo nel percorso terapeutico di persone con disagio psichico, attraverso un lavoro multidisciplinare di conduzione, aiuto e motivazione finalizzate all’acquisizione di autonomie personali e al potenziamento delle performance globali individuali, relazionali e sociali.

Lo scopo di questo Laboratorio sul Campo è infatti trasformare questa esperienza collettiva in un potente mezzo di ristrutturazione psico-cognitiva volta al reinserimento e la reintegrazione psico-sociale. Realizzato con il patrocinio del Comune di Bari e della F.I.R. Puglia, il progetto nasce dalla determinazione di alcuni operatori impegnati sul territorio, a voler diffondere e rafforzare modelli reali di partecipazione sociale costruttiva, con lo scopo di migliorare non solo la qualità di vita degli utenti dei Servizi Psichiatrici della città, ma di offrire a tutte quelle persone che possano trarre beneficio da un’esperienza di questo tipo, un territorio alternativo di liberazione ed espressione psichica e fisica.

Grazie al supporto dell’A.S.D. Tigri Rugby Bari, sono a disposizione la passione, le competenze e la professionalità per un’accoglienza dei bisogni dell’utenza psichiatrica e del disagio psichico e sociale. Il gruppo di lavoro (uno psichiatra, una psicologa, un’infermiere professionale, due operatori specializzati nella riabilitazione psichiatrica e due tecnici federali FIR) è affiancato dal Servizio di Psicologia dello sport Sportivamente, con il quale condivide il sostegno e la promozione del benessere individuale e collettivo delle persone che si avvicinano all’attività sportiva, attraverso la strutturazione di una metodologia d’intervento specifica, l’implementazione continua delle linee guida, e il potenziamento dell’efficacia degli interventi sul piano dell’inclusione e della sensibilizzazione.

L’obiettivo, grazie ad una accurata e complessa validazione scientifica, è quello di creare un modello alternativo d’intervento riabilitativo integrato che possa divenire strumento valido al livello nazionale, come prospettato ed auspicato dal neonato tavolo nazionale di lavoro e confronto sul rugby sociale integrato. A settembre infatti è nato il primo osservatorio italiano sul rugby integrato, impegnato nella promozione e condivisione delle attività di rete e dei valori da cui il progetto nasce e continua a crescere.