«I temi che enumero sono di natura disciplinare, sebbene vitali per la Chiesa: la nomina dei vescovi con la partecipazione dei fedeli, al di fuori di un segreto pontificio che copre il politicantismo ecclesiastico e consacra il sacrificio del popolo, la garanzia dei presbiteri la cui vocazione non è il celibato affinché possano esercitare il sacerdozio tutta la vita, la piena apertura alla possibilità per la donna di occupare nella Chiesa il posto che attende da quasi 2000 anni, la successione apostolica dando a ogni vescovo la posizione autentica di successore degli apostoli e non solo quella di celebranti di pontificali in abiti rossi»: ecco il breve sunto degli argomenti racchiusi nel piccolo volume Correggere la Chiesa. Confessioni di un Vescovo (edizioni la meridiana, collana paginealtre, pp. 60, Euro 12,00), sunto racchiuso in poche battute dallo stesso autore Dom Clemente Isnard nella postfazione allo scritto.

Il volume, uscito postumo anche in Brasile (terra di origine del monaco benedettino poi vescovo, morto nel 2011), è l’espressione compiuta della riflessione svolta incessantemente dal prelato durante tutto l’arco della vita. Considerato uno dei protagonisti di rilievo del rinnovamento postconciliare della Chiesa brasiliana, attenta ad attuare l’opzione preferenziale per i poveri emersa dal Concilio Vaticano II, Isnard sostiene in queste pagine la necessità di affrontare argomenti controversi nel panorama della Chiesa romana; il fatto stesso che si rifletta tanto e sovente su questi temi potrebbe, a suo avviso, aprire le porte degli ambienti curiali romani, troppo burocratici e poco inclini alla logica dialettica della riflessione. Secondo il vescovo emerito di fronte all’eccessiva rigidità di Roma, i vescovi, soprattutto quelli distanti, è bene che si esprimano “senza paura e senza esitazione”. E Isnard lo fa negli anni finali della sua vita, consegnandoci in forma scritta e strutturata le sollecitazioni già emerse durante gli anni dell’episcopato.

Dal tema dell’influenza dei nunzi nelle nomine episcopali al tema del celibato sacerdotale, dalle ordinazioni femminili al ruolo dei vescovi emeriti passando per l’importanza della partecipazione popolare nelle nomine dei vescovi, tutto questo trova spazio nei cinque capitoli che compongono questo volume, piccolo testamento spirituale del già vescovo di Nova Friburgo.

 

 

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