Dott. Mattia Gentile, genetista
Don Franco Lanzolla, teologo
Il progresso scientifico e tecnologico rende disponibili i mezzi per modificare la natura umana, perfezionandola grazie all’ingegneria genetica, oltre che ai cosiddetti mezzi fisici e biochimici (doping).
Si delinea così un nuovo concetto di eugenetica, liberale forse, che grazie alla programmazione biotecnologica non persegue selezione e soppressione di individui, né discriminazione di deboli e malati.
L’uomo del XXI secolo, artefice di una medicina sempre più sofisticata, sembra soccombere di fronte alle possibilità di manipolare profondamente il proprio organismo, per renderlo più performante, più bello, o per definire i tratti somatici dei propri figli, alla ricerca di una perfezione, il cui standard, immaginario e vago, sembra rispondere alle più umane frustrazioni.
Si confrontano concetti antitetici: quello della casualità dell’origine (il caso, il dono) e quello della programmazione/pianificazi