Taranto è pronta a respirare di nuovo. Si chiama “Baleolico” il progetto che darà vita al primo parco eolico offshore nel Mar Mediterraneo. Per parco eolico offshore si fa riferimento a parchi eolici costruiti sulla superficie dell’acqua, a largo di mari e oceani, per sfruttare l’energia del vento e tramutarla in energia elettrica. Se da un lato il posizionamento in mare permette di intercettare venti più stabili, dall’altro si hanno dei costi maggiori rispetto agli impianti onshore (sulla terraferma) che siamo abituati a vedere. La tecnologia, però, avanza a passi da gigante e anche le tecnologie utili a costruire un parco eolico sulla superficie acquatica stanno rendendo questi progetti economicamente competitivi. La sfida di cui Renexia si è fatta carico con Baleolico porterà ai tarantini l’energia necessaria per coprire il fabbisogno annuo di 60 mila persone e, nell’arco della sua vita, il parco eolico consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di CO2.

L’energia che viene dal mare

Tutto questo sarà possibile grazie alle 10 turbine che saranno prossimamente installate, in grado di produrre, nel complesso, 30Mw. Capaci quindi di assicurare una produzione di oltre 58 mila MWh. Nata nel 2011, Renexia è una Società per Azioni che  si occupa dello sviluppo, della progettazione, della costruzione e della gestione di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. In una nota, l’azienda fa sapere che per le componenti si è affidata “ad importanti player internazionali. Tuttavia, l’obiettivo della società è quello di creare una filiera tutta italiana e poter agire in futuro, con forniture nazionali, contribuendo a creare una manifattura che oggi ancora non c’è”. Una grande opportunità non solo per Taranto ma anche per il Sud.