Uno di quei fenomeni negativi mondiali a non trovare una fine. È l’abusivismo edilizio, che da decenni prosegue indisturbato le sue realizzazioni illegali di costruzione. Legambiente ha presentato questa mattina in conferenza stampa a Bari il dossier: “L’abusivismo edilizio in Puglia: fotografia di uno scempio”.

Come già si può intendere dal titolo della conferenza, la situazione pugliese è del tutto negativa. La Puglia infatti nella classifica nazionale del cemento illegale, tra appalti, cave e altre realizzazioni abusive, è al secondo posto. Per quanto riguarda il fenomeno nelle aree demaniali, la nostra regione è la quarta italiana con 420 infrazioni accertate, 906 persone denunciate e arrestate e 276 sequestri effettuati. Anche il rapporto tra ordinanze ed esecuzioni è del tutto deludente, in Puglia è fermo al 5,25%.

«Il miglior deterrente al nuovo abusivismo è il ripristino della legalità, quindi l’abbattimento degli immobili fuorilegge» ricorda Legambiente, e per questo procederà con la demolizione dell’ecomostro della scogliera di Villanova a Ostuni, sabato 12 aprile a partire dalle ore 10. Poco, ma meglio di niente.