«La svolta non è dietro l’angolo. In Puglia il 59% dei rifiuti urbani prodotti viene ancora smaltito in discarica e la raccolta differenziata a livello regionale è ferma a percentuali ancora troppo basse. Sarebbe un grave errore prorogare per l’ennesima volta l’ecotassa al 2015». Parole di Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, alla sesta edizione di “Comuni Ricicloni Puglia”, il dossier stilato da Legambiente che descrive il livello della raccolta differenziata.

Quest’anno quattro comuni hanno superato la soglia del 65% prescritto dalla legge nazionale in materia. A vincere è stata la città di Rutigliano (Bari), che nel 2012 ha fatto registrare il 79,7% di recupero dei rifiuti, mentre al secondo posto si è piazzata Monteparano (Taranto) vincitrice delle ultime tre edizioni ma fermatasi al 70,3%. Sul gradino più basso del podio Cellamare (Bari), con il 70%, mentre la medaglia di legno è andata a Troia (Foggia) con il 65,9% di raccolta differenziata.

Alle spalle dei quattro “Comuni Ricicloni” si sono distinti ulteriori quindici, vincitori del premio di seconda categoria per aver ottenuto un risultato compreso tra il 57% e il 65%; tra questi Canosa di Puglia (Bari-Andria-Trani) con il 68,7%, Andria (Bat) con il 66,8% e Mola (Bari) con il 65,4%

Diciassette comuni pugliesi sono invece stati insigniti della menzione speciale start up per aver adottato sistemi innovativi di gestione della raccolta differenziata conseguendo, in uno dei primi sei mesi dell’anno in corso, una percentuale superiore al 50%. È il caso di Cassano delle Murge (Bari), Triggiano (Bari) e Putignano (Ba).

Deludente, invece, il risultato fatto registrare dal comune di Bari, che deve accontentarsi del 23,4% piazzandosi al terzo posto tra i capoluoghi di provincia alle spalle di Brindisi e Andria.