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Sulla poltrona di Doctor Smart, ospite di Mari Lorusso, questa settimana c’è il dottor Francesco Boscia, direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Sassari. Con lui si è parlato di maculopatia.

“È una malattia che interessa la macula – ha spiegato il dottor Boscia – una regione limitata della retina che si utilizza durante la lettura di un testo, ovvero si concentra sui particolari di un volto. Se vogliamo paragonare la retina alla pellicola della macchina fotografica, la macula è la parte più nobile e più importante. Così come esistono diversi tipi di polmonite, allo stesso modo esistono più tipi di maculopatie. Visto l’aumento dell’età media della popolazione e vista la diffusione pandemica del diabete, le maculopatie più frequenti sono quella senile e quella diabetica”.

“La perdita di visione centrale – ha aggiunto – è tra i sintomi della malattia, i pazienti si accorgono di non riuscire più a leggere un testo o di vedere sfocato il viso di una persona. Nella fase più precoce c’è quella che noi chiamiamo metamorfopsia, la visione distorta: un foglio quadrettato di un cruciverba, per esempio, appare irregolare. Sono sintomi che non vanno sottovalutati, come spesso succede per il primo occhio in cui si manifestano. Se persistono per più di due giorni, bisogna recarsi immediatamente dall’oculista, si tratta di patologie degenerative”.

“La terapia più attuale consiste in farmaci che inibiscono la permeabilità dei vasi che non hanno pareti competenti, come dei tubi che perdono acqua. Sono farmaci estremamente efficaci, iniettati nell’occhio previa anestesia locale, quindi sono iniezioni indolori; il paziente nota i benefici già dai primi giorni dopo la somministrazione. Le applicazioni – ha concluso lo specialista – hanno effetto per circa due mesi, per cui vanno ripetute più volte nel tempo”.