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Sulla poltrona di Doctor Smart, ospite di Mari Lorusso, questa settimana c’è il dottor Giuseppe Viggiano, medico di base a Bari. Con lui si è parlato dell’influenza, il cui colpo di coda sta costringendo a letto molte persone.

“È una malattia respiratoria acuta – ha spiegato il medico – causata dai così detti virus influenzali stagionali che possono variare di stagione in stagione. La sua diffusone in questo periodo è importante perché è favorita dal rigore invernale, dalle perturbazioni artiche, che abbassando le temperature favoriscono la proliferazione di questi virus. Colpisce maggiormente le persone con le difese immunitarie più basse, come i bambini o gli over 65, ma la categoria più a rischio è quella dei pazienti con patologie croniche, come quelle cardiovascolari, il diabete e le bronchiti croniche”.

“Tra i sintomi più frequenti – ha ricordato – c’è la febbre, che spesso supera i 38° e dura 5-6 giorni, mette in allarme le mamme dei bambini perché tende a risalire anche dopo l’assunzione di tachipirina. Ci sono poi la tosse, i dolori osseo-articolari, e la mancanza di appetito”.

“La prevenzione più importante – ha voluto sottolineare – è quella della vaccinazione, anche se i dati ci dicono che purtroppo sono sempre meno le persone che si vaccinano; è raccomandata e offerta gratuitamente ai soggetti di età maggiore dei 65 anni e ai soggetti affetti da patologie croniche”.

“La prima cosa che deve un paziente in cui insorge la febbre, è quella di interfacciarsi col medico di famiglia, evitando l’automedicazione che a volte può essere dannosa. Per un paziente esente da rischi, la terapia è a base di antipiretici come la tachipirina, ogni 6 ore, il riposo a casa, bere molti liquidi e un’alimentazione leggera. Anche per i bambini sono indicati gli antipiretici, bisogna però stare attenti perché loro posso sviluppare complicazioni quali sinusiti, laringiti e faringiti, comunque facilmente controllabili. Nel caso di affezioni croniche con sovrapposizione batterica – ha concluso – si deve ricorrere agli antibiotici, sempre sotto il consiglio del medico curante”.