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Nella nuova puntata di Doctor Smart, accomodato in poltrona per rispondere alle domande dei follower selezionate da Mari Lorusso, c’è il dottor Marco Marinaccio, della II Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari e professore aggregato dell’Università di Bari. Con lui si è parlato della gravidanza e di tutti gli aspetti annessi e connessi.

“Si tratta di un fatto straordinario – ha detto – perché porta alla nascita di una nuova vita, un evento unico e per certi versi irripetibile, perché non esiste una gravidanza uguale a un’altra. Fino a 30 anni fa si pensava alla sicurezza della mamma, il nascituro aveva un’importanza relativa, oggi tutto deve essere perfetto, per cui massima attenzione anche al feto”.

“In passato – ha spiegato – la diagnosi prenatale faceva ricorso a delle tecniche che oggi sono riservata soltanto a episodi di nicchia, perché sono invasive e possono portare anche all’interruzione della gravidanza. Oggi invece si fa riferimento a metodiche ripetibili tutte le volte che si vuole, come per esempio la traslucenza nucale”.

A proposito delle temute malattie genetiche. ha illustrato una recente e importante novità: “Da due anni a questa parte esiste il test del dna fetale; tramite un banale prelievo fatto alla madre, c’è la possibilità di trovare il dna del feto nel sangue della mamma. Valido al 99,9% permette di sapere se l’embrione sarà sano o affetto da una cromosomopatia. Si tratta di un esame nuovo, più costoso, ma che sta prendendo piede”.

Quanto al ruolo della donna nella gravidanza, il professor Marinaccio è stato categorico: “Le mamme devono capire che non può fare tutto la natura o il ginecologo, anche loro devono metterci qualcosa; è finita l’epoca del mangio il doppio perché siamo in due o del non mi muovo più dal divano. Basta col mangiare molto, basta col fumo, perché fa malissimo al feto, e quando nascerà il bambino più probabilmente andrà incontro a malattie gravissime, è la cosa più tossica per il feto. Viva l’attività fisica e basta con alcolici e superalcolici in gravidanza”.