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Ernie e patologie tiroidee, interventi chirurgici e possibili complicanze. Sono questi i temi affrontati nella nuova puntata di Doctor Smart: a rispondere alle domande di Mari Lorusso c’è il dottor Michele De Fazio, professore di chirurgia generale del Policlinico di Bari.

“L’ernia è una protrusione di un viscere attraverso una breccia – spiega il professor De Fazio – parliamo di una zona di debolezza attraverso la quale i visceri normalmente contenuti nella cavità addominale fuoriescono a causa della pressione positiva. Raggiungendo il tessuto sottocutaneo possono trasmettere infezioni. I casi di ernia più diffusi sono quelle inguinali, che colpiscono soprattutto gli uomini, e le ernie della pareti addominali”.

“Bisogna riposizionare in addome i visceri e poi porre rimedio a questo buco che si è venuto a creare – fa notare il professore di chirurgia generale parlando di cure – 30 anni fa venivano trattate solo con la sutura, adesso l’industria farmaceutica ha messo a disposizione delle reti che consentono di obliterare questi buchi”.

Altre patologie molto temute sono quelle tiroidee: “Prima si operavano grossi gozzi tiroidei frutto di mancanza di iodio. Negli ultimi anni, invece, è diventata una patologia neoplastica legata all’inquinamento ambientale. Fortunatamente oggi i tumori tiroidei, se trattati bene, guariscono nel 98% dei casi”.

Non sempre, però, fila tutto liscio. C’è infatti il rischio di alcune complicazioni: “Sono di due tipi – conclude lo specialista – l’asportazione involontarie delle ghiandole paratiroidee oppure la lesione accidentale del nervo ricorrente, la più seria perché crea grosse problematiche al paziente nel parlare e respirare”.