Un’indagine avviata nel 2018 ha consentito di ricostruire un presunto sistema di frode, finalizzato alla illecita partecipazione e aggiudicazione di gare d’appalto indette nel sud-est barese, per un valore complessivo di circa 120 milioni di euro, da parte di una società campana del settore raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani. A conclusione delle indagini, oggi 6 maggio la Guardia di Finanza di Bari ha notificato un avviso di conclusione, nel quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 8 persone, cinque dipendenti comunali e tre responsabili aziendali, indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Dalla ricostruzione accusatoria risulterebbe che l’amministratore unico della società appaltante e due stretti collaboratori turbavano la procedura di gara indetta dal Comune di Monopoli, che aveva come oggetto l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti sui territori di quattro comuni (Monopoli, Conversano, Polignano a Mare, Mola di Bari) mediante collusioni con diversi pubblici ufficiali. I quali avrebbero omesso dolosamente, nelle fasi dei controlli, di segnalare la sussistenza di una serie di esposizioni debitorie con il fisco e con gli enti previdenziali a carico della società affidataria.