Era ai domiciliari ma riceveva frequentemente persone in casa, nel centro storico di Modugno. Pertanto, da un po’ di tempo un 41enne era sotto osservazione da parte dei carabinieri della locale Compagnia; che, la notte scorsa, hanno tratto in arresto in flagranza di reato L.S.G. 41enne, L.S.A. 32enne, C.M. 49 enne e B.N. 21enne, originari di Modugno, tutti con precedenti penali, trovati in possesso di una pistola calibro 7,65, con relativo munizionamento e 17 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in 32 dosi.

È stato proprio questo andirivieni, notato nei pressi della sua abitazione, ad attirare l’attenzione dei Carabinieri i quali, al fine di capire cosa avvenisse all’interno dell’appartamento, hanno predisposto appositi servizi di osservazione. Durante uno dei servizi, la scorsa sera, i militari hanno percepito che proprio all’interno della casa si stesse tenendo una riunione. A quel punto, i militari hanno deciso di verificare e approfondire il controllo e, mentre si apprestavano a posizionarsi circondando l’abitazione, uno dei quattro soggetti è uscito dall’abitazione, per allontanarsi, salvo poi essere prontamente fermato e condotto in caserma, mentre altri agenti hanno suonato al citofono. In quel momento, i restanti due ospiti si sono diretti sul terrazzo e, ignari del fatto di essere osservati da lontano, uno dei due avrebbe lanciato in un terrazzo limitrofo una busta, mentre il 41enne avrebbe tentato di disfarsi anch’egli di un involucro, gettandolo dal balcone della propria abitazione. I Carabinieri, dopo aver identificato i due rifugiatisi in terrazza e perquisito l’appartamento di L.S.G., sono riusciti a recuperare gli involucri gettati sul terrazzo limitrofo e per strada. Nel primo, è stata rinvenuta una pistola cal. 7,65, con 5 colpi, mentre nel secondo, che sembrava un normale pacchetto di fazzoletti di carta, sono state rinvenute 32 dosi di cocaina del peso complessivo di 17 grammi. In più, nel corso della perquisizione domiciliare è stato rinvenuto il materiale utilizzato per la manutenzione dell’arma e per il confezionamento dello stupefacente.

I quattro soggetti, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, sono stati arrestati e condotti presso le case circondariali di Lecce, Matera e Taranto, a disposizione della Procura della Repubblica di Bari che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e per i quattro, dopo la convalida dell’arresto, il GIP presso il Tribunale di Bari ha disposto la permanenza in carcere.