E’ stata rinviata al 24 ottobre 2014 l’udienza per il concordato preventivo dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Il Tribunale di Bari, Giudice delegato Franco Lucafò, ha accolto la richiesta presentata dai tecnici “nominati in ausilio ai commissari giudiziali Francesco Campobasso, Massimo Di Rienzo e Manuel Virigintino, per completare la valutazione dei beni dell’ospedale ecclesiastico.”

Analisi indispensabile per valutare il piano di concordato. Quest’ultimo verrà sottoposto ai creditori che devono dire sì o no. I debiti del Miulli ammonterebbero a circa 200 milioni di euro. Le modalità di rientro sono state predisposte dalla società Pricewaterhous Coopers, su incarico dello stesso Miulli, e prevede:

1) Pagamento spese procedura e amministrazione per 2.769,00 milioni;

2) pagamento creditori ipotecari e privilegiati per 19.315,00 milioni entro 31.12.2014;

3) pagamento creditori chirografari nella misura del 35,9% entro 31.12.2014.

A fronte della situazione finanziaria dell’Ente Ecclesiastico Miulli, rappresentante legale è il Vescovo di Altamura Giovanni Ricchiuti, mentre i vertici del Vaticano hanno nominato consulente Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica di Milano.
Tra i molti aventi diritto alle spettanze ci sono Inps e Banca Popolare di Bari, con un credito privilegiato che assommerebbe a 40 milioni di euro. In merito alla Banca Popolare di Bari, Mario Gerevini giornalista del Corriere della Sera a proposito del commissario giudiziale Francesco Campobasso scrive: “Tra Francesco Campobasso e Banca Popolare di Bari il potenziale conflitto d’interesse è dietro l’angolo. Ha la carica di sindaco e liquidatore in società partecipate da Banca Popolare di Bari e controllate da Luca Montrone, patron di Telenorba, influente consigliere di amministrazione della stessa Banca”.

Come voteranno i creditori? “Non è dato sapere -afferma Giuseppe Marchitelli, presidente Associazione fornitori ospedalieri Regione Puglia -ma da parte del Miulli c’è mancanza di trasparenza. Già pagavano con ritardi medi di 500 giorni. A parte le Banche e 5 o 6 multinazionali, tutti gli altri crepano o devono farsi strozzare dalle Banche”.

L’Asl Bari è creditrice del Miulli per 2.176.291,98 euro. Il 31 marzo 2014 la direzione della stessa Asl ha assegnato fondi a destinazione vincolata -periodo 1.04.2014-30.06.2014-pari a 35 milioni di euro in favore di “IRCCS Cassano e E.E. Miulli”.

La struttura ospedaliera del Miulli è dotata di 600 posti letto, 21 sale operatorie, 1.250 dipendenti, 615 mila prestazioni ambulatoriali all’anno. Chi è il proprietario del mega Ospedale Miulli? L’Inail (istituto nazionale infortuni sul lavoro), a cui il Governatore dell’Ente ecclesiastico, Monsignor Giovanni Ricchiuti, paga un fitto mensile di 169 mila euro.