Mike Zonno quale cultore della musica e del Jazz in particolare, con l’intento di valorizzare talenti made in Puglia e non solo, non demorde dai suoi propositi e nonostante i patrocini solo nominali, ha programmato anche quest’anno una rassegna di qualità. Sotto le stelle di una incantevole Polignano a mare, presso l’Arena Vignola, è stato dato avvio alla rassegna “Jazz al Cinema”, con il primo appuntamento dedicato ad “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci & Gato Barbieri. Sul palcoscenico: Vince Abbracciante alla fisarmonica e piano, Davide Penta al basso, Antonio Di Lorenzo drums e percussioni e lo special guest Fabrizio Scarafile al sax.

Si è voluto “parlare” soprattutto dal punto di vista musicale, di uno dei film più discussi degli anni Settanta, svelando anche qualche piccolo retroscena. Ad esempio non tutti sanno che fu chiesto ad Astor Piazzolla di comporre la colonna sonora del film, il quale non immaginando l’importanza e la risonanza che la pellicola avrebbe avuto a livello internazionale rifiutò. Cosa che invece accettò di buon grado Gato Barbieri, un sassofonista jazz argentino, figlio di un carpentiere con la passione per il violino, che dopo aver studiato sassofono e composizione a Buenos Aires, dopo aver fatto esperienza in importanti orchestre nel 1962 si trasferisce a Roma e collabora con il giovane Ennio Morricone. Dopo altre rilevanti esperienze nel 1972 collabora con Bertolucci componendo la colonna sonora del film “Ultimo tango a Parigi” che gli è valsa, oltre all’indiscutibile successo, un Grammy Award.

Come anche molti non sanno che al posto di Marlon Brando ad interpretare il protagonista maschile ci sarebbe potuto essere Ive Montane. Brando, in quel momento, proprio nel 1972, stava vivendo un particolare momento positivo che incise anche sul successo del film. Curiosità queste che oltre alle splendide esecuzioni proposte, dai talentuosi musicisti, hanno affascinato il numeroso pubblico presente. Sono stati ricordati gli episodi più importanti del film, i giudizi della critica e perché no, anche numerosi riferimenti al gossip di quegli anni.

Molti si domandano perché proprio un sodalizio tra Cinema e Jazz? Sicuramente perché questo legame è stato per tutto il ‘900 un’associazione vincente. Infatti se andiamo a ritroso, ci rendiamo conto dei grandi capolavori nati proprio in questo periodo.
Sono stati attraversati i temi principali della colonna sonora del film, seguendo delle scelte mirate. Sullo sfondo un particolare gioco di luci, attentamente studiato, attraverso i quali a tratti è stato possibile intravedere alcune delle scene più significative del film. Originali e coinvolgenti gli arrangiamenti proposti. I talentuosi musicisti, sono stati capaci di contraddistinguere le esecuzioni con singolare originalità, eccezionali gli assolo proposti dalla batteria e dal sax, come anche quello della fisarmonica, capace di rendere uno strumento nostrano interprete di una musica lontana, ma vicina nei ritmi e nei colori. A concludere la magica serata, l’esecuzione di alcuni brani tratti dalla grande produzione del conterraneo Astor Piazzolla.

Da non perdere i prossimi appuntamenti:
mercoledì 24 luglio “Louis Armstrong Movies”
mercoledì 31 luglio “Just Friends”