Vitantonio Colucci, Emilio Romani, Francesco Sorino e Michele Suma hanno affrontato il faccia a faccia cercando di lanciare i loro primi input elettorali ai monopolitani e lo hanno fatto su tematiche importanti quali quella, molto attuale, del welfare, del lavoro, del turismo e delle politiche giovanili, dell’ospedale, temi affrontati da prospettive diverse come quella di chi, come Romani, esce da cinque anni di amministrazione e deve mostrarne e nel contempo difendere i risultati e chi, come Suma, questi anni di vita politica cittadina li ha vissuti dai banchi dell’opposizione. Poi ci sono le new entry, fino a ieri fuori dalla politica, ma oggi scesi in campo perché, chi per un motivo, chi per l’altro, non è soddisfatto dei cinque anni di amministrazione Romani e vorrebbe dare una cambiamento alla città di Monopoli.

Per Colucci “Monopoli deve diventare una grande Plastic Puglia” nel senso che vorrebbe riproporre per la città il modello posto in essere all’interno della sua ditta quindi “ordine e pulizia, legati anche ad un sentirsi amati. Il cittadino sporca la città perché non si sente amato, dall’amministrazione” e, al contrario di quanto asserito dal sindaco Romani, pensa che “Monopoli è sofferente dal punto di vista turistico, Monopoli è indietro a tutti i comuni limitrofi, per esempio Polignano”.

Di parere completamente opposto Romani che invita a “smetterla di fare vittimismo, perché Monopoli è ancora capofila dell’area vasta, come porta della Valle d’Itria e quindi può puntare sul turismo”. Di turismo hanno parlato anche Sorino e Suma, anche perché sicuramente rappresenterà il tema forte di questa campagna elettorale così come quello dello sviluppo delle attività produttive con conseguenti ricadute occupazionali.

Per  Sorino “Monopoli deve decidere di puntare molto di più sul turismo. Nel tempo Monopoli ha avuto un declino, e questo non è stato solo per colpa di Romani, ma del passato politico, perché chi ha avuto ruoli di responsabilità politica ha pensato solo a interessi personali”. Per Suma invece, parlare di turismo significa anche “concordare un progetto con gli abitanti del centro storico” e ancora “i giovani a Monopoli sembrano degli ospiti, mentre invece dovrebbero acquisire un ruolo da protagonisti”.

Un buon faccia a faccia, quindi, che ha ufficialmente aperto, con qualche leggera schermaglia iniziale, una campagna elettorale che sta aprendo ottimi spazi di riflessione e dibattito in una città fortemente complessa come Monopoli, difficile da amministrare, ma soprattutto bisognosa di ricevere dalla politica delle risposte adeguate in un periodo particolarmente delicato come quello attuale dove i sentimenti anticasta e la crisi economica non sono certo una sorpresa.

Cosimo Lamanna