Il BIMF, così per come concepito, è una rarità in Italia e una innovazione in Puglia. La rassegna, seguendo il modello americano di festival, unisce una serie di concerti di artisti di livello mondiale ad un’offerta didattica incisiva: un ciclo di conferenze e masterclass, tenute dagli stessi maestri e da alcuni professori come Pierfrancesco Moliterni e Lorenzo Mattei, integreranno, approfondendoli, i vari concerti e daranno modo ai musicisti locali di lavorare insieme agli artisti internazionali nella cornice del teatro Kismet. A Presentarci il festival è il maestro Fernando Altamura, organizzatore e direttore esecutivo della manifestazione:

«Gli artisti sono stati scelti anche per la loro voglia e il loro desiderio di volersi fermare più a lungo, di poter lavorare con i musicisti locali. Mi piace sottolineare questo aspetto del Festival, un festival puramente internazionale: tutti i musicisti sono stranieri o italiani ma con una carriera internazionale e lavorano, appunto, all’estero. Io vorrei dare a Bari l’opportunità di un palcoscenico internazionale, soprattutto in direzione della sua candidatura come città europea dell’arte del 2019».

Lo stesso maestro Altamura, pianista Barese di 26 anni, ha una formazione internazionale, essendosi diplomato al conservatorio Piccinni di Bari e avendo conseguito master e specializzazioni presso la Hogerschool voor Museik, a Rotterdam e Yale University, negli Stati Uniti. Insieme a lui si avvicenderanno sul palco altri sette giovani famosi maestri: il pianista australiano e direttore artistico della manifestazione David Fung, il violista italiano Ettore Causa, il pianista neozelandese John Chen, la violinista danese Julie Eskar, la violinista canadese Luanne Homzy, il violoncellista americano Peter Myers e la pianista americana Elizabeth Schumann.

La prima edizione del BIMF, intitolata “Images Illuminées” è dedicata a Claude Debussy, nel 150esimo anniversario della sua nascita. Il maestro David Fung ha dichiarato:

«Una delle caratteristiche più audaci è quella di proporre dei programmi musicali che siano allo stesso tempo classici ma anche stimolanti, che abbraccino le esigenze anche di chi ha meno confidenza con l’ascolto di musica classica. Il tema centrale della manifestazione è la figura di Claude Debussy, ma è un punto di partenza. Abbiamo intessuto una rete di cinque concerti, ciascuno dei quali racconta attraverso Debussy, ma anche altri autori, una storia».

Il BIMF 2012 ancora prima di partire ha già riscosso un forte successo di pubblico, con già 50 richieste di partecipazione alle masterclass, da parte di musicisti di tutte le età e nazionalità (alcune prenotazioni, infatti, sono giunte da Svizzera e Spagna), si preannuncia come un fiore all’occhiello per la città di Bari e ha tutte le premesse confermarsi come rassegna di prestigio e destinata a rinnovarsi negli anni.

6 giugno 2012

Pasquale Amoruso

Per informazioni sul festival:  www.bimf.it