Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, si mostra favorevole a “rispettare quanto emerso dal referendum sull’acqua, a cominciare proprio dalla riduzione delle tariffe di quel 7% relativo alla remunerazione del capitale investito”.
“E’ stata una scelta democratica – continua Pugliese – e pertanto deve costituire l’impronta sulla quale basare la pianificazione del futuro per l’Acquedotto Pugliese e la Regione Puglia. Del resto è incomprensibile non abbassare le tariffe alla luce degli utili ottenuti dall’Acquedotto Pugliese in questi anni: cambiare si può e si deve, per preservare la natura esclusivamente pubblica del bene acqua. I fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia (circa 110 milioni) affinché 400mila famiglie in difficoltà possano godere dell’esenzione rappresentano un primo passo, sicuramente importante, ma non decisivo. C’è l’esigenza, impellente, di dare risposte concrete ai cittadini pugliesi nella direzione del rispetto dei principi fondamentali della democrazia”.

(Comunicato dell’Ufficio Stampa della UIL)