Abbiamo ampiamente documentato l’Uno Maggio Taranto e l’impegno di tutto lo staff organizzativo per portare a termine uno spettacolo ostacolato dal mal tempo, la volontà  ed il desiderio di proseguire con il live degli organizzatori e degli stessi musicisti. Ma come sappiamo dopo e 19 le condizioni climatiche ma soprattutto di sicurezza erano pessime, quindi è stato improvvisato uno spostamento di tutti quelli che, essendo stati esclusi dal concertone, avevano ancora voglia di esprimersi e sostenere la causa del comitato Liberi e Pensanti. Lo spazio adibito a far esibire gli artisti esclusi dal main stage causa pioggia, ovvero lo Spazioporto, che gentilmente si è adoperato per poter concludere degnamente una giornata difficile, è stato sottoposto a numerose e spesso ingiustificate critiche. Qui alla fine lo sfogo dei ragazzi che spiegano come siano andate veramente le cose.
“Nelle ultime ore SPAZIOPORTO, Cineporto di Apulia Film Commission, si è ritrovato coinvolto in una sorta di tempesta mediatica relativa all’ Uno Maggio Taranto Libero E Pensante e ci sembra pertanto doveroso raccontare con la trasparenza che ci contraddistingue come si sono svolti i fatti.
Quando la direzione artistica ha realizzato che le condizioni sul palco allestito al Parco Archeologico delle Mura Greche erano ormai diventate proibitive ha vagliato una serie di soluzioni “indoor” per centrare TRE OBIETTIVI :
– 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗼 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗶𝗺𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮,
– 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗰𝘂𝗳𝗶𝗹𝗺 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
– ( 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 ) 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 “𝘁𝗮𝗺𝗽𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲” 𝗹’𝗲𝗺𝗼𝗿𝗿𝗮𝗴𝗶𝗮 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗼𝘀𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗺𝗲𝘁𝗲𝗿𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲.
Alle 18.30 circa la decisione di coinvolgere SPAZIOPORTO è diventata ufficiale e immediatamente tutto lo staff si è prodigato per predisporre al meglio il locale : i ragazzi del food & bar sono stati convocati d’urgenza e senza alcun preavviso in mezz’ora si sono presentati entusiasti in postazione, la strumentazione tecnica che era stata messa a disposizione dell’evento al parco è stata fatta rientrare in fretta e furia insieme ai tecnici, e dopo nemmeno un’ora il palco era in allestimento e quasi pronto per il soundcheck.
Non ci abbiamo pensato un attimo a metterci a disposizione nonostante 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗲𝗹𝗲𝘃𝗮𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗮 : alcuni dei migliori artisti della scena musicale italiana tutti insieme in un live club su un palco affollato di sei metri per quattro da predisporre in un paio d’ore al massimo.
Avevamo molto da perdere. Pensate a cosa sarebbe successo se qualcosa non avesse funzionato per il verso giusto: un microfono non funzionante, un cavo rovinato, un esibizione interrotta per problemi tecnici… due anni di duro lavoro serviti a renderci quello che siamo (un punto di riferimento culturale ormai riconosciuto a livello nazionale) bruciati in un attimo.
Nel frattempo la voce si diffondeva e immediatamente all’esterno del locale iniziava a formarsi una lunga fila (educata e ordinata) che pazientemente attendeva sotto la pioggia. 𝗣𝗶𝘂̀ 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 (𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼) 𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶. Certo, l’attesa è stata lunga e dovuta non solo all’allestimento del “live stage” , le forze dell’ordine nel frattempo verificavano le condizioni di sicurezza all’interno del locale e controllavano tutte le autorizzazioni necessarie e solo dopo autorizzavano l’ingresso del numeroso pubblico accorso vigilando sul rispetto della massima capienza prevista.
𝗡𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗲 “𝗮𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗺𝗶𝗰𝗼”, in tantissimi bagnati e infangati provenienti dal parco e tutti sostenuti dal desiderio di partecipare a qualcosa di unico.
𝗔𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗶𝗺𝗶𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗮𝗹𝗰𝗼𝗹𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗿𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗰’𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗳𝗳 𝗱𝗶 𝗔𝗙𝗢𝟲 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 “𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮” 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗿𝗿𝗮̀ 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮: Samuele Bersani, Niccolò Fabi, la Rappresentante di Lista, RON – Rosalino Cellamare, Venerus, Willie Peyote, Studio Murena, Marlene Kuntz, VINICIO CAPOSSELA, Andrea Rivera, Vasco Brondi, la Resident Band, tutti insieme in un live club da 300 posti a suonare fino alle tre del mattino !
Un evento assolutamente irripetibile che siamo orgogliosi di aver realizzato con la competenza e la professionalità che ci viene oramai riconosciuta con i ringraziamenti e gli abbracci di tutti i musicisti intervenuti.
Ma ancora di più siamo fieri di aver dato un piccolo contributo all’ UNO MAGGIO LIBERO E PENSANTE, perché (è bene ricordarlo) senza questa follia sicuramente non sarebbe mai esistita la nostra associazione, il Cinzella Festival, lo SPAZIOPORTO e tantissime delle cose meravigliose accadute in questi dieci anni… per cui la nostra città sarebbe stata un po più grigia e triste.
𝗔𝗱𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗶 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶: https://www.produzionidalbasso.com/…/uno-maggio-libero…/