Cambia location l’edizione 2022 di Contempo Festival che abbina arte contemporanea e musica e che dal 2020 con l’edizione ELSEWHERE,  essere Altrove ha avviato un percorso per lasciarsi andare alla  bellezza e prendersi il proprio tempo insieme,  per il benessere di tutti i sensi.

Quest’anno propone tre appuntamenti, tre prime nazionali, tutte con ospiti internazionali alla Casa delle Arti di Conversano, che sostituisce come location Torre di Castiglione.

In esclusiva nazionale il 25 agosto arriva in Puglia Henrik Schwarz il padre della musica elettronica per l’edizione 2022, dal titolo “Together alone”, di Contempo Festival. Insieme a lui si esibirà il pianista jazz e musicista Bugge Wesseltoft, un pilastro della scena jazz e nu-jazz norvegese con pubblicazioni su Jazzland, Recordings ed ECM Records.

La stessa serata si chiuderà con Nicola Conte, autore, produttore e musicista pugliese molto apprezzato in tutta Italia e non solo, in grado di creare una vera e propria performance suonando musiche con una forte influenza jazz afro e brani basati sull’utilizzo di percussioni e nuovissime sofisticate produzioni spiritual house.

Il 26 agosto il festival continua con ancora due grandi protagoniste della musica elettronica: Chloé & Vassilena. Amore musicale a prima vista è un modo per descrivere la genesi del duo formato dalla produttrice francese Chloé e la percussionista bulgara Vassilena Serafimova nel 2017. Contempo festival regala un incontro inedito che fonde le macchine con le percussioni e l’elettronica con l’acustica, una collisione armoniosa tra due mondi.

Il 27 agosto gran finale con Bigamo Label Night feat: si esibiscono due grandi artisti della scena berlinese Al Pagoda e Joram Feitisma. Con questa serata Contempo annuncia la collaborazione con BIGAMO Musik casa discografica berlinese che raccogliere i migliori artisti inediti.
A  completare l’atmosfera il 27 agosto si esibisce in un set di vinili  Cloud Danko, o DJ Danko, un nome noto nel panorama nazionale della musica black, da sempre insieme alla squadra Contempo, per l’abilità ed il gusto nel creare vere e proprie soundscapes, atmosfere uniche che rendono l’ascolto dei suoi set un vero e proprio viaggio nel sound, al di là di epoche e generi. La serata continua con il party a cura del collettivo locale Norbeat (mixcloud.com/Norbeat).

Dal 2015 Contempo si occupa di valorizzare i luoghi con interventi di arte contemporanea e musica dal vivo internazionale. Il suo fine è impreziosire. Si batte quotidianamente per portare bellezza. E così ha fatto anche quest’anno attraverso azioni di recupero e pulizia da rifiuti di ogni genere, compresi frigoriferi e grandi elettrodomestici abbandonati come in una qualunque discarica a Torre di Castiglione, che avrebbe dovuto ospitare l’evento.

“Purtroppo dopo oltre un anno di lavoro con sopralluoghi estenuanti, sessioni di pulizia dell’area, a meno di una settimana dall’inizio del festival siamo stati costretti a cambiare location. Non riteniamo di dover entrare nel merito della polemica in questo momento, né condividiamo le modalità con cui questa è stata sollevata. Chi ci conosce sa che siamo da sempre aperti al dialogo e assolutamente rispettosi dei luoghi che scegliamo e delle persone che ci chiedono un confronto o spiegazioni sulle nostre scelte – sottolinea Valentina Iacovelli, organizzatrice e direttrice artistica del Festival -. L’evento si sarebbe dovuto tenere nell’area parcheggio e non nell’Oasi e il festival ha seguito l’iter secondo la procedura burocratica. La Soprintendenza archeologica ha dato parere favorevole se realizzato in area parcheggio, seguendo le sue prescrizioni e così è stato. In tanti luoghi di interesse archeologico e naturalistico si fanno eventi. Ci siamo resi conto in questi giorni che poco importa informarsi sulla vera scelta stilistica del festival e su come è stato organizzato. L’importante è urlare a squarciagola la filastrocca di turno, invece di  portare ad un ragionamento razionale. La nostra musica è di derivazione dalla musica classica, con artisti riconosciuti a livello internazionale in contesti socio culturali di altissimo livello, pronti a esibirsi nel massimo rispetto dell’ecosistema. Il nostro augurio quindi è che il caso Contempo attiri l’attenzione su Torre di Castiglione da adesso e anche in futuro per vederlo tutelato e valorizzato come merita”.

“La valorizzazione del patrimonio culturale statale consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina di tutte quelle attività volte a promuovere la conoscenza del patrimonio nazionale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione del patrimonio stesso ad ogni tipo di pubblico, al fine di incentivare lo sviluppo della cultura. L’articolo sei del codice di beni Culturali definisce piuttosto che: 1) essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati. 2) La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze. 3) La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale – aggiunge Dante Sacco, consulente della società Domenica Beni Culturali in merito alla questione sorta a seguito del progetto culturale Contempo Festival -. Non posso non menzionare anche l’esistenza di una Direzione Generale per la Creatività Contemporanea in nuce al Ministero della Cultura. Tale ente, come dimostrato in numerosi eventi nazionali, mira a favorire la partecipazione dei soggetti privati per la valorizzazione, attraverso performances, installazioni di arte e videomapping, proprio in quei luoghi della cultura tutelati dal Codice dei Beni Culturali. Non a caso, la stessa soprintendenza territorialmente competente ha sposato il progetto con le dovute precisazioni e i relativi atti di indirizzo che suggerivano di poter far svolgere l’evento nel contesto del parcheggio, oggi antropizzato e non classificabile come area integralmente a vocazione naturalistica”.

A causa dello spostamento di location non sarà invece realizzata l’installazione artistica presso il lago di Castiglione, “La Cruna dell’Ago” di Pierluca Cetera e Maurizio Di Feo, 12 lastre di ferro che riproducono figure antropomorfi e animali piantate nel terreno di un lago artificiale, le lastre sono unite tra loro da una trama: “Il Lago nasconde una storia, ma per decifrarla bisogna attraversare la cruna del Lago”. Annullato anche il videomapping tra arte multimediale e proiezioni 3D (digital projecton art) sulla facciata della Torre di Castiglione a cura di Andrea Carpentieri (projecton artist) studiato in sintonia con il paesaggio naturale tra querce secolari e macchia mediterranea che l’avrebbe ospitato.