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L’emozione è sempre la stessa, come quando si vede nascere un figlio, ecco cosa sta provando in queste ore Kekko Fornarelli per il nuovo disco “Anthropocene” che sarà disponibile tra una settimana, esattamente il 15 novembre.

“Sarà un album diverso, molto diverso da quelli che ho pubblicato in questi ultimi 10 anni. È figlio di stati d’animo, emozioni, pensieri, vissuti e metabolizzati in questi due lunghi anni di isolamento”, svela Fornarelli. “Un disco che mi rappresenta moltissimo, come mai prima d’ora, e nel quale suono quasi totalmente da solo… come in questi ultimi due anni. Un lavoro che nasce come colonna sonora di immagini precise e che, presto, avrà un live immerso in quelle stesse potentissime immagini”.

Domani, mercoledì 10 alle 21 in streaming su Facebook e YouTube ci sarà la première cinematografica di “Shadow“, cortometraggio realizzato nel centro di Lecce. Una nuova produzione multimediale che fonde danza e musica con la partecipazione straordinaria di Elisa Barucchieri.

Mani e corpi danzanti si muovono in una spirale senza fine verso il riconoscimento di sé: “Shadow, il suono dell’ombra” è il nuovo progetto multimediale tra musica e danza del musicista e compositore barese Kekko Fornarelli con la partecipazione della ballerina e coreografa Elisa Barucchieri. Girato a Palazzo Tamborino Cezzi, dimora storica nel cuore del centro storico di Lecce, diretto e sceneggiato da Marina Damato, affiancata dal direttore della fotografia Roberto Leone, e prodotto da Eskape Music in collaborazione con ResExtensa Dance Company, Brandos Film, AirFilm nella Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), mercoledì 10 novembre alle 21 il cortometraggio sarà trasmesso su YouTube (@KekkoFornarelli) e Facebook (@kekkofornarellipage, @eskape.mus e @ResExtensa.danzateatrodanza). Le sonorità crossover e la danza sono il fulcro di un’idea nuova di arte, che esce allo scoperto e ritrova il vero senso di se stessa, tra luci e ombre, apparenza e realtà, bellezza e fragilità.

“Scrivere musica partendo da immagini è sempre stato per me qualcosa di istintivo, viscerale. Lo è stato a tal punto che la musica stessa per me è cambiata tanto nel corso degli anni”, spiega il pianista pugliese. “Veder però prendere vita a questo progetto, realizzare il processo inverso, ossia partendo dalle mie note, è stato davvero splendido. L’incontro con Elisa, straordinaria e profonda, mi ha regalato il nutrimento e la risposta, in pochissimi attimi, a domande inattese da troppi anni. Per questo, le sono sinceramente grato”.

“La danza tra luce e ombra, tra corpo e musica, tra suono e silenzio, tra svelato e taciuto. Shadow è un viaggio nell’intimità del mistero con il coraggio di affrontare le ombre, di perdersi per trovare, infine, il proprio ‘altro’, tra luce e relazione profonda”, racconta la direttrice artistica della compagnia di danza ResExtensa. “La collaborazione con Kekko si è arricchita subito di naturalezza e di profondità speciali; affrontare insieme i nostri misteri, le nostre domande e le infinite vie che avrebbe potuto prendere questo progetto di collaborazione è stato entusiasmante”.

Al momento è possibile preordinare il disco su Eskape Music.

Barese, classe 1978, Kekko Fornarelli è un pianista, compositore e produttore. Con sette album all’attivo e oltre 350 concerti in più di 60 Paesi in giro per il mondo, ha sviluppato uno stile unico caratterizzato dal tentativo di creare musica da osservare, più che da ascoltare. Un modo particolare e tutto personale per raccontare storie, esprimere emozioni e “dipingere” situazioni. La sua musica è una morbida combinazione tra le più moderne idee nordeuropee e il lirismo neoclassico, filtrata dal suo caldo background mediterraneo. Incontrare Kekko Fornarelli oggi, e lasciare che le proprie emozioni danzino con la sua musica, è un’esperienza colorata di verità e bellezza. Quella autentica dei sorrisi liquidi, dei gesti gentili, dei dialoghi silenziosi e appassionati a un tempo a cui Kekko si apre con il pubblico ad ogni performance, in cui le sue note si offrono alle sensibilità degli animi in ascolto.