Sul palco dello storico teatro bitontino, per illustrare i nomi e le proposte delle stagioni di prosa e musicale, sono saliti il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, il vicesindaco e assessore al Marketing territoriale e alle Politiche culturali, del turismo e della partecipazione attiva del Comune di Bitonto, Rocco Mangini, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso e il direttore del Teatro Pubblico Pugliese, Sante Levante. Con loro anche Raffaello Tullo, protagonista dello spettacolo “Contrattempi moderni”, che aprirà il 12 dicembre la stagione di prosa del Traetta.

Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto: “Provo una grande soddisfazione, da cittadino e non da Sindaco, nel rivedere il nostro teatro riaperto dopo due anni davvero difficili per tutto il Paese. Una riapertura segnata da una stagione di qualità, l’ottava di un ciclo che ha caratterizzato lo sviluppo delle politiche culturali realizzato a Bitonto durante i nostri due mandati di governo, grazie anche al contributo di un prezioso partner come il Teatro Pubblico Pugliese. La stagione 2021/2022 propone nomi importanti e temi riflessivi affidati a volti noti e amati dal pubblico, strizzando l’occhio anche a protagonisti pugliesi e bitontini di valore”.

“Il Traetta è un teatro piccolo con poco più di 200 posti, ma conta migliaia di visitatori e di apprezzamenti con ricadute estremamente positive in termini di marketing territoriale per la città e il suo tessuto culturale e imprenditoriale. Risultati che giustificano ampiamente l’investimento che l’Amministrazione comunale riserva alla cultura e al teatro, trascendendo il rendiconto meramente economico tra entrate e uscite al quale siamo obbligati dalle procedure amministrativo-contabili. Ed è un investimento ad alto rendimento sociale, culturale ed economico per la città, che spero possa essere proseguito dai prossimi amministratori, che erediteranno anche un teatro ora pienamente agibile dopo i recenti lavori sull’impiantistica della struttura”.

Rocco Mangini, vicesindaco e assessore al Marketing territoriale e alle Politiche culturali, del turismo e della partecipazione attiva del Comune di Bitonto: “Presentiamo oggi la stagione di prosa e la stagione musicale, ovvero due delle otto stagioni che animano per tutto l’anno il nostro teatro con un’offerta composita e variegata, che è per noi motivo di orgoglio. La politica dei prezzi adottata, con il contenimento del costo dell’abbonamento e dei biglietti, punta a rendere ancor più popolare il teatro, guardando con particolare ai giovani, ai quali ancora una volta abbiamo riservato una serie di sconti e agevolazioni. La stagione di prosa, che punta al pubblico storico del Traetta, sarà aperta dallo spettacolo fuori abbonamento di Raffaello Tullo, ennesima prestigiosa co-produzione per il Comune di Bitonto”.

Giuseppe D’Urso, presidente del Teatro Pubblico Pugliese: “È bello ascoltare le parole di un Sindaco così innamorato del suo teatro, simbolo della città, presidio identitario e di socializzazione per la comunità. Tanta passione facilita il nostro lavoro; gestire lo spettacolo dal vivo è complicato e lo è stato ancor più in questi due anni di buio causati dalla pandemia, Oggi riapre anche il Traetta e lo fa con un programma di qualità, che va nel solco di una continuità di scelte. Continuità dimostrata, con mio grande apprezzamento, anche nella conferma di iniziative per incentivare i giovani a frequentare il teatro, per coltivare il pubblico teatrale del futuro”.

Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese: “Oggi in Puglia ripartono diverse stagioni. A breve ripartirà anche Bitonto con una stagione importante. Il sindaco Abbaticchio chiude la sua duplice esperienza alla guida della città. Un’esperienza che sentiamo anche nostra per la grande collaborazione realizzata in tutti questi anni tra Comune e Teatro Pubblico Pugliese”.

PROSA

Inizia con uno spettacolo fuori abbonamento la stagione di prosa 2021/2022 del Comune di Bitonto in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. A calcare il palco del Teatro comunale Tommaso Traetta il 12 dicembre con una doppia recita ci sarà Raffaello Tullo nel suo primo spettacolo da solista Contrattempi Moderni, coprodotto dal Teatro Traetta. Lo showman esce dalla sua comfort zone, esibendosi senza la sua Rimbamband in un rocambolesco one man show di teatro fisico e visuale, in cui il nostro eroe tecnologico si barcamena con mille vicissitudini che renderanno la preparazione del pranzo un’esilarante, tragicomica, odissea personale.

Il programma degli spettacoli in abbonamento è aperto (17 dicembre) da Ambra Angiolini e Arianna Scommegna con Il Nodo di Johnna Adams per la regia di Serena Sinigaglia: spettacolo intenso che affronta il tema del bullismo, ormai quotidianamente al centro del dibattito, dando voce a un confronto senza veli sulle ragioni che lo generano. Una madre e un’insegnante si interrogano portando tutti a riflettere sulle responsabilità educative di genitori e istituzioni nei confronti dei ragazzi vittime di bullismo o carnefici.

Quindi sarà la volta di uno degli artisti più attesi, Giobbe Covatta con il suo Scoop (Donna Sapiens) scritto con Paola Catella (7 gennaio). Il comico, attore, scrittore, umorista, commediografo, attivista e politico italiano, con il suo linguaggio irriverente e dissacratorio, vuole dimostrare la superiorità della donna sull’uomo e il proprio amore e rispetto per le donne, a cui dedica in finale un poetico omaggio.

E ancora, About Lolita, che è troppe cose per sintetizzarle in una frase sola, con Gaja Masciale, Andrea Trapani, Francesco Villano e la regia di Francesca Macrì (28 gennaio); Occhio al cuore di Emiliano Metalli liberamente ispirato a “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe di e con Mauro Toscanelli e Bruno Petrosino (5 febbraio). I protagonisti danno voce e pensiero a un mondo di ossessioni e delusioni, in cui il delitto può sembrare la più facile via d’uscita. Un linguaggio crudo e concreto accostato ad immagini caravaggesche, in cui l’atto estremo suggerito da Poe si fa pretesto, simbolo della realizzazione personale, del sogno di vita, di liberazione da ciò che ci fa paura e blocca il nostro volo.

Roberto Ciufoli, Benedicta BoccoliSimone Colombari e Sarah Biacchi porteranno in scena Il Test di Jordi Vallejo, regia di Roberto Ciufoli (26 febbraio). Fra battute di spirito al vetriolo e sferzanti dialoghi, i protagonisti vengono spinti a prendere decisioni che nell’arco di una cena cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre.

Antonella CaroneTony Marzolla e Loris Leoci saranno sul palco il 18 marzo con Alla moda del varietà: un viaggio nel secolo scorso, nell’universo luccicante e spensierato del Varietà, dagli esordi che strizzavano l’occhio alla moda del Cafè Chantant fino alle popolari trasmissioni televisive.

Tosca d‘Aquino, Rocio Morales e Emy Bergamo terranno compagnia al pubblico del Traetta il 24 marzo con Fiori dacciaio di Robert Harling, regia di Michela Andreozzi. Una commedia agrodolce tra sorrisi e commozione, sentimenti e ironia, qualche volta crudele, senza essere mai cinica o sarcastica.

Chiude la stagione di prosa il 9 aprile L’ultima replica. Il canto del cigno interpretato e diretto da Domenico Clemente con Lidia Pentassuglia e Emanuela Pietanza: una fotografia nella quale si confondono il travaglio del quotidiano e quello dell’animo del protagonista. Un “disegno alla lavagna” che non ha pretesa di spiegazione, ma piuttosto di omaggio. A chi di Teatro, onestamente, vive.

MUSICA
Il Traetta si trasforma nell’ambasciata del Pontevedro della Parigi di inizio Novecento, grazie al Bitonto Opera Festival. La rassegna di musica lirica, organizzata dall’associazione socio-culturale “La Macina”, torna con una straordinaria “Winter edition” il 3 dicembre (fuori abbonamento). In scena La Vedova Allegra, operetta in tre parti di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, tratta dalla commedia “L’Attaché d’ambassade” di Henri Meilhac. La tappa bitontina de “La Vedova allegra” con Teresa Ranieri e Achille del Giudice e la regia di Maria Rosaria Catalano rientra nel cartellone della stagione lirica concertistica finanziata dalla Regione Puglia, nell’ambito delle attività PACT – Polo delle Arti, Cultura e del Turismo e PiiiL Cultura in Puglia. L’evento del Bitonto Opera Festival gode inoltre del patrocinio e del supporto del Comune di Bitonto e del Teatro Pubblico Pugliese.

La stagione musicale prosegue con Cristiano Godano e il suo Mi ero perso il cuore Tour (18 dicembre)Il cantautore piemontese presenta per la prima volta dal vivo l’album solista (Ala BiancaGroup / Warner Music), forte del successo di critica e il pubblico conquistato con una serie diconcerti in location suggestive in tutta Italia.

Frida Bollani Magoni, figlia d’arte di Petra Magoni e Stefano Bollani, pianista di grande spessore che ha portato a termine il suo primo tour a ottobre con quasi 30 concerti sold out su palchi prestigiosi sarà in scena il 5 gennaio.

Il 21 gennaio il trombettista jazz Fabrizio Bosso, presenza fissa dell’Umbria Jazz Festival di Perugia, suonerà i più famosi standard jazz in John Cage MasterFest insieme al pianista bitontino Alberto Iovene, docente della John Cage Music Academy, al batterista Mimmo Campanale e al contrabbassista Camillo Pace.

E ancora, di e con l’artista pugliese Cosimo Damiano Damato Riace Social Blues – La storia di Mimmo Lucano in un racconto scandito dalla musica del griot Baba Sissoko, Djana Sissoko e la loro ensemble (11 febbraio). A disegnare figure nell’aria, la danzattrice Lucia Scarabrino. Uno spettacolo di teatro civile tenuto a battesimo nel debutto al Festival delle Colline a Prato con lo stesso ex-sindaco di Riace. A Damato è affidato il monologo del sogno fantastico, onirico, di quella storia che ha fatto il giro del mondo dimostrando un sapiente movimento di voce, facendo rivivere tanti personaggi: da Ulisse al capitano della nave kurda approdata a Riace per la prima volta, giocando anche con il “ministro della paura”.

Il 12 marzo tocca ancora ad Alberto Iovene per presentare insieme a Daniele di Bonaventura al bandoneon il nuovissimo progetto The New Day, che esplora vari stili musicali: dal jazz al tango, dalla bossa nova alle ballads. Distillando le note di ogni brano con due strumenti meravigliosi, i due artisti daranno vita ad un concerto senza precedenti che, in un dialogo infinito di rara bellezza, creando fraseggi e assoli indimenticabili, in un turbinio di musica coinvolgente e ricca di pathos.

A chiudere (25 marzo) la stagione musicale il Mastropirro Ermitage Ensemble con Fragmenta…del sud, della musica del ruvese Vincenzo Mastropirro poemusico.