Durante la semifinale si è definito l’eterno secondo, ma ieri Francesco ha fatto volare in alto quella A puntata sul petto. È riuscito presentando un menù ispirato ai piatti della Puglia rivisitati a “modo suo”.

Francesco Aquila, 34enne di Altamura ma residente a Bellaria-Igea Marina in provincia di Rimini, è maître di professione e il suo sogno è sempre stato quello di incantare con i suoi piatti. Aquila ha saputo unire tecnica ed emozione nel menù presentato ai giudici.

L’antipasto dal nome Tavola pronta è stata una rivisitazione della tavola estiva dei nonni pugliesi. Il primo Nina, Pinta, Santa Maria non è uscito come sperava a causa dei tempi brevi che non gli hanno permesso l’affumicatura delle patate. Il secondo dal nome Finestra sul sogno era una carne wagyu con una purea di fave e vaniglia, il colpo di genio che gli è valsa la vittoria. Come dessert ha presentato la Scarcedda n’uovo, un biscotto rotto, un uovo dolce, un nido “da dove l’aquila prende il volo” ha spiegato Francesco ai giudici.

Nonostante si trattava di una gara, aquila, come sottolineato dallo chef Locatelli, ha sempre messo al primo posto l’amicizia cercando di aiutare gli altri concorrenti in difficoltà. Sarà stato questo ingrediente che l’ha fatto trionfare alla decima edizione del talent culinario.