Il primo numero vide la luce nel lontano marzo del 1969, grazie alla brillante intuizione di don Vincenzo Amenduni, socio fondatore della Pro Loco a Ruvo di Puglia. Da allora il Rubastino ha sempre accompagnato la vita dei cittadini, fossero essi gente comune o rappresentanti delle istituzioni.

Storie di vita quotidiana, arte, cultura e tradizioni raccontate con quel segno distintivo che ha caratterizzato tutte le pubblicazioni, la satira pungente, riflessiva e sottile, che ne ha costituito nel tempo il suo marchio di fabbrica.

Quattro i direttori che si sono avvicendati negli anni, a partire dallo stesso don Vincenzo, costretto a lasciare il timone dalle norme della Legge sulla stampa. In 50 anni, il Rubastino ha raccontato la città come nessun’altro, tra le poche testate che ancora si possono toccare con mano, in tempi difficili per i giornali, tra costi esorbitanti di realizzazione e la concorrenza spietata dei nuovi media. Auguri di altri 150 anni così.