La dicotomia pittura- fotografia ha contribuito in maniera determinante, se non addirittura decisiva, agli sviluppi di gran parte della produzione pittorica dell’Ottocento, condizionandone profondamente scelte compositive, studio della luce e taglio delle scene. Non fu un caso se nel 1874 la prima esposizione degli Impressionisti ebbe luogo proprio nell’atelier fotografico del ritrattista Nadar, dove tra gli artisti esposti figurava anche il nome di Giuseppe De Nittis, che di lì a poco avrebbe conosciuto fama e successo per le sue raffinate qualità di pastellista e incisore, oltreché di pittore.

Ad omaggiarlo sono gli allievi del corso di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Bari con il progetto fotografico “De Nittis Digital review”, da cui è nata l’omonima mostra, in corso al Palazzo della Marra di Barletta fino al prossimo 22 marzo. Un’esposizione corale con cui si conclude un lavoro durato l’intero anno accademico 2017- 2018 e coordinato dalla docente Anna Maria Salvatore, che ha permesso agli studenti di apprendere le tecniche di elaborazione digitale applicando un approccio didattico alternativo e multidisciplinare.

Partendo dalla traccia assegnata, di rielaborare un’opera di De Nittis, gli studenti hanno affrontato il percorso sviluppandolo in più fasi: quella preliminare con lo studio dei dipinti e di quegli aspetti che ne compongono le scene, riallestendole sui set attraverso le pose oppure anche autoritraendosi, diventandone sia autori che soggetti; per poi proseguire quindi con l’analisi della pennellata, del disegno, del colore e delle tecniche adoperate, reinterpretando in chiave personale e talvolta anche moderna costumi e ambientazioni di fine Ottocento, svolgendo una vera e propria ricerca dei luoghi e degli scorci che risultassero somiglianti a quelli riprodotti nella pittura en plein-air del pittore barlettano.

Passando in seconda fase alla post-produzione, quella decisiva per il risultato finale, che non poteva prescindere dalla “Camera Bianca”, dai software digitali, da Photoshop e dal mouse, con cui sono state affrontate correzioni e ottimizzazioni delle immagini. Un metodo per studiare la fotografia attraverso la pittura e viceversa, ma soprattutto un modo per riaccogliere a distanza di anni il talento di De Nittis in Accademia, istituzione dalla quale venne espulso per via del suo temperamento piuttosto turbolento e insubordinato.

Fino al 22 marzo

Palazzo della Marra
Via Cialdini, 74

Orari
Dalle 9.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì

Info
0883538372