Parrucche, camicie hawaiane e l’immancabile birra fresca pronta tra una canzone e l’altra. Elio e le Storie Tese ieri sera al Palaflorio di Japigia, sono andati in scena con il loro ultimo tour dal titolo alla Stanlio e Ollio, “Arrivedorci”. Uno spettacolo esilarante, ricco di colpi di scena e di battute, dove sono stati ripercorsi i momenti topici della loro carriera.

Elio, Faso, Civas, Meyer, Jantoman e Rocco Tanica, accompagnati dalla voce di Paola Folli e dai balletti di Mangoni, hanno messo in scena uno spettacolo straordinario per onorare chi li ha accompagnati in questi anni di carriera e soprattutto le loro canzoni. Sul palco anche lo stemma della città di Crema in onore Paolo Panigada, alias Panino, lo storico batterista del gruppo scomparso nel ’98.

Un concerto che ha messo in evidenza le alte qualità tecniche del gruppo, vocali e musicali, nonostante i testi di tutte le canzoni siano incentrati sul racconto di storie inventate o fatti di vita quotidiana.

Il fulcro dello spettacolo è stato Mangoni, l’architetto migliore amico di Elio, che ha messo in scena tutte le sue qualità di ballerino e cantante. Imperdibili i balletti al palo, o vestito da vitello con i piedi gomma o peperone. Mangoni ha lasciatoli i presenti con una promessa: “Nel 2021 sarò a Campo Volo”.

Elio e le Storie Tese hanno dato l’addio nel miglior modo in cui potevano farlo, ma con la promessa che nessuno abbandonerà le scene musicali e che ognuno andrà per la sua strada. Un classico arrivederci.